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Sintassi linguistica generale
Typology: Exams
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gestire la struttura e la formazione delle frasi e dei loro costituenti. LA PAROLA : elemento minimo dal quale parte la sintassi è la parola , il costituente massimo della morfologia (fino a dove si ferma) e il minimo della sintassi (da dove si parte). La frase o preposizione: è l’elemento chiave attorno al quale ruota tutto lo studio della sintassi ed è formata da due parti: l’insieme di un certo numero di elementi nominali e dal predicato , che è il perno dell’intera struttura. La frase principale ha una struttura sia sintattica che semantica che le permette di iniziare e finire in essa, può risultare l’intero periodo. La frase subordinata è invece quella che “non può restare da sola” contrariamente alla principale, nel senso che non avrebbe senso da sola, risulterebbe la fine o l’inizio di un periodo, ma non l’intero periodo. Essa funge come da aggettivo di un nome, dove il nome sta per la frase principale. È un’espansione della principale. La frase coordinata infine è una sottospecie di frase subordinata, che può essere isolata sintatticamente, ma presenta congiunzioni, come “che” oppure “e”, che la legano alla principale. Le frasi completive sono delle principali, che però sintatticamente non possono essere isolate, per cui hanno bisogno dell’appoggio della subordinata per avere senso. Possiamo identificare tre tipi di frasi completive: le soggettive in cui la frase subordinata funge da soggetto della principale, le oggettive in cui la subordinata funge da complemento oggetto, e le oblique in cui la subordinata funge da complemento indiretto. Ogni frase poi a sua volta presenta diverse caratteristiche che la identificano, per la posizione nel periodo e la struttura. Partendo dal predicato identifichiamo ulteriori 2 tipi: La frase verbale si ottiene quando il predicato è verbale, come in “è buonissima questa torta. .(predicato costituito da un verbo coniugato in un modo finito) La frase nominale si ha quando il predicato è nominale, come in “buona questa torta eh?” (il predicato non è costituito da un verbo al modo finito). -La polarità consiste nella positività o negatività di un concetto, per cui si parte dal verbo per vedere se questo è affermativo o negativo. La diatesi riguarda l’attività o la passività di una frase. In alcune lingue, particolarmente quelle antiche come il greco antico, esiste anche un terzo tipo di diatesi, quella media. Frasi non argomentali : che non presentano alcun argomento. Frasi monoargomentali : che presentano un solo argomento, che è il soggetto accompagnato dal predicato verbale, per cui sono intransitive, perché non hanno il complemento oggetto. Frasi biargomentali : hanno il predicato accompagnato da due argomenti, il soggetto e l’oggetto o l’oggetto indiretto, per questo possono essere sia transitive sia intransitive. Frasi triargomentali : hanno tre argomenti, per cui si hanno strutture dove c’è il soggetto, il complemento oggetto ed il complemento indiretto. Queste si formano con i cosiddetti verbi “del dire e del dare” oppure da verbi come “mettere e mandare”. Proprietà morfologiche, come ad esempio i suffissi che marcano il caso, che permettono in molte lingue di differenziare semplicemente i 3 tipi di argomenti.
Proprietà sintattiche che riguardano la posizione nella frase dei tre argomenti, che per sommi capi è sempre la stessa o varia di poco. Proprietà semantiche riguardano il ruolo invece che ricopre un argomento nella frase. Proprietà pragmatico-informative vedono se un argomento è il “tema” della frase, come il soggetto, o se esso è il “rema” della frase, cioè “ciò che si dice del tema”, come il complemento oggetto SINTAGMI : Gli elementi singoli della frase non si mescolano casualmente, ma si raggruppano in costituenti, detti sintagmi , che nell’insieme compongono la frase. i rapporti sintagmatici e paradigmatici tra lessemi appartenenti allo stesso campo sintattico formano il sintagma, dove l’elemento chiave che dà il nome al sintagma è chiamato testa sintagmatica.
tema: la persona o cosa che si trova in un certo stato di cose, la cui posizione è modificata dall'azione espressa dal predicato. Esperiente/Sperimentatore : l'entità senziente che sperimenta uno stato psicologico come conoscere, percepire un'emozione. A Gioia piacciono le macchine. beneficiario: l'entità che trae beneficio da un evento. Glenda regala un libro a Maddie. strumento: entità manipolata da un agente nel compiere un'azione. Elia taglia la mela con il coltello. fine/meta/destinazione : qualcuno o qualcosa a cui o verso cui si manda qualcos'altro. Emma parte per le vacanze. provenienza: il punto di origine di un processo. Eric preleva soldi dal conto. locativo: il luogo in cui sono situati un'azione o uno stato di cose. Robin abita in campagna. Dimensione/misura : indica una determinata estrsiine nel tempo ,nello spazio. Uma pesa 70 chili. Comitativo : entita che partecipa all’attivita svolta dallagente. Ginny ha discusso la tesi con il professore. I sintagmi sono endocentrici o esocentrici Endocentrico: ha il suo centro in se stesso Es: L’auto corre velocemente. SV: corre velocemente (corre = testa; velocemente = modificatore) = corre Esocentrico: non si comporta sintatticamente come uno dei suoi componenti. Es: Io vivo in città: SPrep: in città ≠ in; città Coordinazione: proposizioni collegate tra loro su un piano di parità sintattica in modo tale da mantenere ciascuna la propria autonomia. Gianni è partito e Maria è rimasta a casa Subordinazione (o dipendente o secondaria): le proposizioni subordinate dipendono da altre proposizioni. A mezzanotte, il poliziotto catturò il ladro davanti alla casa (principale) che aveva appena svaligiato (secondaria)