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Rapporto Marziale e Virgilio in alcuni epigrammi, Study notes of Latin literature

Approfondimento sui punti di contatto tra Virgilio e Marziale negli epigrammi di Marziale.

Typology: Study notes

2020/2021

Uploaded on 01/04/2023

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Introduzione:
Due autori così distanti, ma vicini perchè i suoi epigrammi dialogano con Virgilio in due direzioni: in chiave
parodica: epigrammi satirici, giocosi, usa un testo di Virgilio in modo giocoso, degradazione: usare un testo
solenne in modo basso, ma in realtà funziona solo se il testo di partenza è ben noto. Altra chiave di lettura:
imitazione cioè allusione in contesti elevati: l’epigramma per raggiungere un tono solenne ed elevato usa
riferimenti a Virgilio steso riprendendo termini e modelli di costruzione ecc.
L’età augustea:
Dal 43 a.C. (morte di Cicerone) al 17 d.c. (morte di Ovidio): tutte le figure dominanti della nuova poesia
hanno rapporti con Augusto e il suo entourage.
Dopo la guerra civile tra Ottaviano ed Antonio che ha devastato le popolazioni, anche quelle di agricoltori
che avevano vissuto fino ad allora al riparo da qualsiasi mutamento politico (ricordiamo che Virgilio ha
perso i suoi terreni in questo periodo anche se li ha poi riacquistato in circostanze eccezionali), i poeti
trovano sostegno e protezione in Ottaviano che si presenta come la promessa dell’ordine e della
ricostruzione nazionale.
Dopo il 31 a.C. (Battaglia di Azio), si inaugura una nuova stagione politica: speranze di pace e fine delle
guerre civili.
Si apre quindi una fase di concordia e di ricostruzione dove i rapporti tra letteratura ed ideologia sono
molto meno totalitari. Fioriscono numerosi capolavori in questo periodo: volontà di competere con la
Grecia classica, es Virgilio guarda ad Omero ed annuncia di voler creare un equivalente romano che sappia
proporsi insieme come trasformazione del modello e sua continuazione e che sappia assumere la funzione
di riferimento e di guida.
Nuovo stato culturale per i poeti: non più solo artisti ma vates, cantori ispirati destinati a trovare un ascolto
emozionato e diffuso. Virgilio ed Orazio rappresentano un momento di valorizzazione del poeta vate: nuova
funzione che la cultura augustea vuole assegnare all’attività e all’impegno poetico.
Vates: poeta ispiratore e voce della sua comunità.
Virgilio:
Nascita: 70 a.C. ad Andes (odierna Mantova)
Morte: 19 a.C. a Brindisi (i suoi resti furono portati poi a Napoli)
Circolo di Mecenate: Mecenate era un aristocratico e un borghese di nobile famiglia etrusca ma che, da
cittadino romano, non volle mai andare oltre lo status di cavaliere ( eques) e non occupò mai vere e proprie
cariche ufficiali (fu consigliere diplomatico e politico di Ottaviano). Si generò un vero e proprio mito della
sua persona, divenne centro di attrazione di tutta la generazione poetica augustea. Mecenate non si
interessò mai del sistema politico romano. Il suo circolo era fondato su stretti legami privati ed individuali e
promuoveva una letteratura ‘nazionale’, non di massa, ma a forte impegno ideale: le Georgiche, l’Eneide di
Virgilio, le Odi, le Epistole di Orazio.
Pubblicazioni:
- Bucoliche (tra il 42 e il 39 a.C.)
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Introduzione: Due autori così distanti, ma vicini perchè i suoi epigrammi dialogano con Virgilio in due direzioni: in chiave parodica: epigrammi satirici, giocosi, usa un testo di Virgilio in modo giocoso, degradazione: usare un testo solenne in modo basso, ma in realtà funziona solo se il testo di partenza è ben noto. Altra chiave di lettura: imitazione cioè allusione in contesti elevati: l’epigramma per raggiungere un tono solenne ed elevato usa riferimenti a Virgilio steso riprendendo termini e modelli di costruzione ecc. L’età augustea: Dal 43 a.C. (morte di Cicerone) al 17 d.c. (morte di Ovidio): tutte le figure dominanti della nuova poesia hanno rapporti con Augusto e il suo entourage. Dopo la guerra civile tra Ottaviano ed Antonio che ha devastato le popolazioni, anche quelle di agricoltori che avevano vissuto fino ad allora al riparo da qualsiasi mutamento politico (ricordiamo che Virgilio ha perso i suoi terreni in questo periodo anche se li ha poi riacquistato in circostanze eccezionali), i poeti trovano sostegno e protezione in Ottaviano che si presenta come la promessa dell’ordine e della ricostruzione nazionale. Dopo il 31 a.C. (Battaglia di Azio), si inaugura una nuova stagione politica: speranze di pace e fine delle guerre civili. Si apre quindi una fase di concordia e di ricostruzione dove i rapporti tra letteratura ed ideologia sono molto meno totalitari. Fioriscono numerosi capolavori in questo periodo: volontà di competere con la Grecia classica, es Virgilio guarda ad Omero ed annuncia di voler creare un equivalente romano che sappia proporsi insieme come trasformazione del modello e sua continuazione e che sappia assumere la funzione di riferimento e di guida. Nuovo stato culturale per i poeti: non più solo artisti ma vates , cantori ispirati destinati a trovare un ascolto emozionato e diffuso. Virgilio ed Orazio rappresentano un momento di valorizzazione del poeta vate : nuova funzione che la cultura augustea vuole assegnare all’attività e all’impegno poetico. Vates : poeta ispiratore e voce della sua comunità. Virgilio: Nascita: 70 a.C. ad Andes (odierna Mantova) Morte: 19 a.C. a Brindisi (i suoi resti furono portati poi a Napoli) Circolo di Mecenate: Mecenate era un aristocratico e un borghese di nobile famiglia etrusca ma che, da cittadino romano, non volle mai andare oltre lo status di cavaliere ( eques ) e non occupò mai vere e proprie cariche ufficiali (fu consigliere diplomatico e politico di Ottaviano). Si generò un vero e proprio mito della sua persona, divenne centro di attrazione di tutta la generazione poetica augustea. Mecenate non si interessò mai del sistema politico romano. Il suo circolo era fondato su stretti legami privati ed individuali e promuoveva una letteratura ‘nazionale’, non di massa, ma a forte impegno ideale: le Georgiche , l’ Eneide di Virgilio, le Odi , le Epistole di Orazio. Pubblicazioni:

  • Bucoliche (tra il 42 e il 39 a.C.)
  • Georgiche (tra il 37 e il 30 a.C.)
  • Eneide (tra il 29 e il 19 a.C.): creare un testo epico che abbia a Roma la stessa centralità culturale che Omero ha avuto per i Greci.
  • A lui vengono attribuiti anche degli epigrammi: Appendix Virgiliana Età flavia: Programma di restaurazione morale e civile dopo l’età neroniana, dopo aver ottenuto il favore grazie alla restaurazione della pace dopo la sanguinosa fine della dinastia giulio-claudia. Sul piano letterario, ritorno all’esaltazione dei valori tradizionali e due fenomeni:ripresa della poesia epica nel segno del primato di Virgilio e, in prosa, l’assurgere di Cicerone a modello di stile e di educazione fondata sulla retorica. Programma culturale che resta però debole: la biografia di Marziale, costretto a una vita da cliente sottolinea le condizioni in cui viveva un poeta anche nel pieno del successo. Marziale: Nascita: tra il 38 e il 41 d.C, a Bilbilis (Spagna Terraconese); Morte: tra il 101 e il 104 circa. Soggiorno a Roma dal 64 al 98 crica. Pubblicazioni:
  • 80 d.C. Liber de Spectaculis
  • 84-85 Xenia e Apophoreta
  • Dall’ 85 al 98 circa 11 libri di epigrammi con cadenza annuale
  • 101-102 d.C. 12˚ libro pubblicato in Spagna Scelta dell’epigramma di Marziale: Nell’epigramma 12, 94: canone catalogo dei generi letterari (gioco tra lui e il suo amico Tucca). Al primo posto l’epica (+ elevato), all’ultimo l’epigramma. Ordine: epica, tragedia, lirica, satira, elegia, epigramma (+ umile). Ep. 8,3 parla con la Musa dell’epigramma, Talia, la nona delle sorelle: descrizione alterata, eccesso nell’ apparire. Ricorda Ovidio libro 3 degli AMORES, 1 elegia: dialogo-conflitto tra elegia e tragedia personificata. Vince elegia provvisoriamente (Ovidio si dedicherà alla tragedia più avanti), descritta in modo +, M la descrive come eccesso -. Considerato un genere minore, Marziale vuole nobilitare tale genere. Insieme a questo obiettivo, si affianca la polemica contro i generi maggiori: il poema epico, che vedeva Virgilio come modello di massima autorità. Nonostante ciò, Marziale nutre grande ammirazione per la grandezza di Virgilio e la sua polemica non lo tocca.12 libri di epigrammi come i 12 libri dell’Eneide Polemica contro la ripetitività dei temi mitologici, lontani dalla realtà. Bersaglio principale: Stazio. La presenza di Virgilio negli epigrammi di Marziale:

mecenate, sarebbe diventato non un virgilio ma un Marso.vv. 5-6 alla quale segue una curiosa storia della vita e della carriera poetica di Virgilio, rappresentato da Titiro. Titiro aveva perso le sue terre vicino a Cremona ed ora conduceva una vita agreste della quale non era felice; Mecenate gli diede Alessi, coppiere del quale Titiro era innamorato, che gli fece dimenticare Galatea e Testili, due donne che amava ma troppo rustiche, Da questo momento in poi, Titiro compose l’ Italiam (Georgiche) e Arma virumque (Eneide):-> interpretazione allegorica delle Bucoliche con cui traccia un quadro della carriera poetica di Virgilio. Nel verso 12, Marziale attribuisce tutti gli atti di protezione al solo Mecenate. Altri riferimenti a V:

  • Liber de Spectaculis, ep. 3 (12 distici elegiaci): catalogo delle popolazione straniere che vengono in città ad assistere agli spettacoli nell’Anfiteatro, indicati attraverso figure mitiche (Orfeo, egizi, Sarmati…). Modello per il catalogo= 8 libro dell’Eneide, parte finale: scudo di Enea donato da Venere e forgiato da Vulcano che rappresenta la storia di Roma, dalle origini alla battaglia di Azio del 31 a.c. e affermazione principato.
  • Ep. 2, 14, satirico, lungo (12 versi): protagonista bersaglio della satira: Selio (ciclo), cacciatore di cene. Descrive il percorso che Selio fa alla ricerca disperata di un invito a cena, descritto come se Selio incontrasse figure mitologiche (Europa, Giasone…). Riprende dal p.d.v stilistico l’Eneide, cioè la ripetizione di ITERUM x 3 volte come fa Enea quando perde Creusa e grida. Selio non ottiene l’invito per l’ostilità di un dio: dietro c’è Enea: Troia in fiamme, fugge, perde Creusa (moglie) e la cerca, simulacro, lui deve partire perché così hanno voluto gli dei (2 libro Eneide, v. 768). M la riprende in modo scherzoso ed elevato. Funzione delle allusioni a Virgilio : Funzione: rinviare a una dimensione di poesia ‘alta’.
  • negli epigrammi comici: -> funzione parodistica
  • negli epigrammi celebrativi: -> funzione nobilitante o decorativa Parodia: utilizza elementi virgiliani tipicamente alti per far risaltare la ‘bassezza’ dell’oggetto rappresentato. Da qui: comicità ed efficacia espressiva. Miti usati o in chiave comica o per motivo celebrativo.