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long description maybe clear of institution literature, Cheat Sheet of European Computer Driving Licence (ECDL)

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Alessiaprandini
Alessiaprandini 🇮🇹

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22/02/2022—- inizio lezioni secondo semestre
ÈDOUARD CLAPARÈDE
Cenni biografici e Istituto J.J. Rousseau
• Nasce a Ginevra nel 1873
• Si forma a fianco del cugino, il celebre medico e psicologo Théodore Flournoy, di cui sarà
successore (prima cattedra di psicologia sperimentale all’univ. di Ginevra); in un primo tempo si
occupa di fanciulli anormali
• Nel 1912 fonda a Ginevra con Pierre Bovet l’Istituto J.J. Rousseau per la formazione degli
insegnanti:
- l’efficacia dell’opera educativa dipende dalla formazione degli insegnanti
- pedagogia come scienza sperimentale ed avere come base la psicologia e, in particolare, la
psicologia dell’intelligenza del fanciullo
• Motto dell’Istituto: «discat a puero magister» - puerocentrismo
• Nel 1913 fonda la Maison des petits, annessa all’Istituto
• Le opere di C. sono state tradotte in diverse lingue e l’Istituto è stato un modello riconosciuto in
tutto il mondo
• Muore a Ginevra nel 1940
Opere principali:
• Psycologie de l’enfant et pédagogie expèrimentale (1905)
• L’école sur mesure (1920)
• Comment diagnostiquer les aptitudes chez les écoliers (1924)
• L’éducation functionelle (1931)
PENSIERO:
Le teorie attorno a cui gira claparede sono due: la teoria dell’intelligenza e la scuola su misura.
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22/02/2022—- inizio lezioni secondo semestre

ÈDOUARD CLAPARÈDE

Cenni biografici e Istituto J.J. Rousseau

  • Nasce a Ginevra nel 1873
  • Si forma a fianco del cugino, il celebre medico e psicologo Théodore Flournoy, di cui sarà successore (prima cattedra di psicologia sperimentale all’univ. di Ginevra); in un primo tempo si occupa di fanciulli anormali
  • Nel 1912 fonda a Ginevra con Pierre Bovet l’Istituto J.J. Rousseau per la formazione degli insegnanti:
  • l’efficacia dell’opera educativa dipende dalla formazione degli insegnanti
  • pedagogia come scienza sperimentale ed avere come base la psicologia e, in particolare, la psicologia dell’intelligenza del fanciullo
  • Motto dell’Istituto: «discat a puero magister» - puerocentrismo
  • Nel 1913 fonda la Maison des petits, annessa all’Istituto
  • Le opere di C. sono state tradotte in diverse lingue e l’Istituto è stato un modello riconosciuto in tutto il mondo
  • Muore a Ginevra nel 1940

Opere principali:

  • Psycologie de l’enfant et pédagogie expèrimentale (1905)
  • L’école sur mesure (1920)
  • Comment diagnostiquer les aptitudes chez les écoliers (1924)
  • L’éducation functionelle (1931)

PENSIERO:

Le teorie attorno a cui gira claparede sono due: la teoria dell’intelligenza e la scuola su misura.

LA TEORIA DELL’INTELLIGENZA

  • L’intelligenza è la «capacità di risolvere con il pensiero nuovi problemi»: l’atto intelligente è funzionale ad una situazione di squilibrio (funzionalismo), STRUMENTO DI ADATTAMENTO—> abbiamo una visione funzionalistica dell’intelligenza umana. FUNZIONALISMO = due idee di funzionalismo
  1. Contiene l ’idea del funzionamento , abbiamo l’idea che l’intelligenza sia un qualcosa che abbia un proprio funzionamento, visione meccanica
  2. Rimanda al significato di “in funzione di” —> l’intelligenza è in relazione ad un bisogno, una situazione, mi serve x risolvere un problema e cioè ogni volta l’intelligenza è utile all’uomo quando egli si trova in una situazione di squilibrio
  • Bisogno : risposta alla percezione di uno stato di squilibrio
  • Nell’uomo tale risposta non prevede solo l’impiego di istinto e abitudine, come per gli altri esseri viventi, ma anche di un processo mentale più complesso: l’intelligenza razionale Secondo C. L’intelligenza è qualcosa di dinamico e complesso e lui la spiega attraverso 3 leggi fondamentali:
  • LEGGE DEL BISOGNO
  • LEGGE DELL’INTERESSE
  • LEGGE DEL TATONNEMENT (LEGGE DEL TENTATIVO ED ERRORE) Queste 3 leggi seguono una legge generale cioè quella dell’ autonomia funzionale —> ad ogni fase del suo sviluppo, l’uomo costituisce un’ unità fondamentale cioè da risposte proporzionate al bisogno— l’uomo cerca sempre di ristabilire un equilibrio quando si trova in una situazione di squilibrio ma questa ricerca cambia in base allo sviluppo, all’età e alla crescita dell’uomo , si parla di RISPOSTE INTELLETTIVE **LE TRE LEGGI DELL’INTELLIGENZA
  1. LEGGE DEL BISOGNO**
  • ogni bisogno (vita biologica) provoca reazioni atte a soddisfarlo
  • legge dell’estensione della vita mentale: lo sviluppo della vita mentale è strettamente consequenziale allo scarto tra il bisogno ed i mezzi necessari per soddisfarlo (se lo scarto è inesistente – es. respirazione – non serve intelligenza; se lo scarto è rilevante – es. fame – l’intelligenza ricerca mezzi e strumenti necessari per colmarlo) 2) LEGGE DELL’INTERESSE
  • il bisogno rinvia ad un interesse (sfera psichica, non più biologica)
  • interesse: relazione tra bisogno e oggetto
  • l’interesse è alla base della motivazione dei comportamenti umani 3) LEGGE DEL TATONNEMENT (brancolamento)
  • Quando la situazione è talmente nuova da non evocare alcuna associazione di somiglianza o quando la ripetizione del simile è inefficace, il bisogno suscita una serie di reazioni finalizzate a trovare un nuovo equilibrio e nuovi interessi: si procede per tentativi ed errori (brancolamento)

IL PERSONALISMO PEDAGOGICO Prospettiva culturale che ha nella centralità la PERSONA. Personalismo : corrente filosofica, socio-giuridica, pedagogica che si fonda sull’unicità e sulla centralità della persona. Concepire l’uomo come persona, significa concepirlo attraverso la chiave di lettura che proviene dalla visione ebraico cristiana. Ogni pedagogia ha alla base anche un’ antropologia. Persona intesa prevalentemente nel senso ebraico-cristiano :

  • Valore assoluto dell’essere umano — è la creatura che agli occhi di dio ha più valore, è al vertice della creazione—- l’elemento che rende dio così superiore è il LIBERO ARBITRIO (capacità dell’uomo di autodeterminarsi)
  • Dotata di libertà (dono di Dio)
  • Apertura orizzontale della persona : nel mondo, verso gli altri —connaturata socialità, apertura verso il mondo e gli altri (l’uomo non è un’isola, non è fatto x essere isolato dagli altri)
  • Apertura verticale della persona : verso Dio— dimensione spirituale molto forte A livello filosofico questa corrente fu interpretata soprattutto dall’ ESPRIT —rivista della Francia degli anni 30 , fondata da Emanuel Mounier. Ma anche altri protagonisti furono Jacques Maritain e Luigi Stefanini. Il personalismo nel definire la PERSONA si pone in antitesi con altre antropologie che secondo i personalisti sono concezioni dell’uomo SPERSONALIZZANTI e sono: - L’UOMO BORGHESE / UOMO INDIVIDUO —> l’uomo che vive in un sistema produttivo ripiegato su sé stesso, sempre alla ricerca del POSSESSO, dell’AUTOAFFERMAZIONE , del SUCCESSO — uno che pensa più a sé che agli altri (uomo considerato come un individuo, parte di un sistema produttivo, egoisticamente ripiegato su se stesso e sul possesso delle cose e perciò incapace di cogliere la ricchezza della dimensione spirituale) - L’UOMO MASSA / UOMO TOTALITARIO —> uomo massificato ciò+ costretto a sacrificare i suoi bisogni in nome di un nome supremo che può essere la nazione, la razza o il partito. L’individualità, in questo caso, è annullata in una collettività o in un’ideologia. Qui è forte il “noi” come ideologia. ( uomo nazista/comunista: uomo massificato e costretto a sacrificare le sue istanze personale ed i suoi bisogni spirituali rappresentati ora dalla nazione, ora dalla razza, ora dal comunismo) I personalisti dicono che, di fronte alla crisi della civiltà occidentale, è necessario riscoprire la forza vitale del Cristianesimo e alla sua capacità di puntare sulla persona come centro motore dell’universo (nuovo umanesimo cristiano) = ciò significa che SOLO SE RISCOPRIREMO L’UOMO COME PERSONA CI POTRÀ ESSERE UN RITORNO DI CIVILTÀ.

1. UMANESIMO INTEGRALE , 1936 Per maritain l’uomo è un essere razionale, la cui suprema dote è l’intelligenza oltre che la libertà e la relazione personale con dio. Un uomo che sa di essere ferito dal peccato universale e che quindi può avere però dalla grazia divina la forza di rialzarsi e raggiungere l’atto supremo degli esseri umani, cioè l’amore disinteressato x gli altri. UOMO = essere dotato di ragione la cui suprema dignità consiste nell’intelligenza , un uomo libero in relazione personale con Dio , ma che si riconosce anche nella sua dimensione di creatura ferita, chiamata alla vita divina e alla liberazione apportata dalla grazia , la cui suprema perfezione consiste nell’ amore. Questa idea di uomo come PERSONA, storicamente è entrato in crisi con l’età moderna (cartesio), con la riforma protestante (lutero) e con l’illuminazione (rousseau). Questa idea è stata superata con l’affermazione di due visioni inconciliabili dell’idea di uomo:

  • VISIONE ATEA DELL’UOMO = non prevede visione spirituale dell’uomo, e questa porta al NICHILISMO cioè all’idea di uomo come qualcosa che finisce con la vita biologica dell’uomo
  • VISIONE CRISTIANA DELL’UOMO = che può essere recuperata per la riscoperta dell’uomo come persona nella sua integralità ma anche aperto a chi la pensa diversamente da lui

L'educazione è un processo, un evento, non è tecnica o metodo, che si compie in una dimensione umana. Processo = qualcosa che si costruisce nel tempo, dimensione processuale di crescita evento = si da attraverso una relazione di incontri Solo la filosofia fornisce l'idea di quale uomo sia possibile educare: per Maritain psicologia, metodologia ecc. sono importanti, ma rimangono degli strumenti che non forniscono il fine dell'educazione (differenza con Gentile che li considerava inutili). Il fine dell'educazione è dato esclusivamente dalla filosofia, ciò che restituisce all'uomo la sua dignità più alta (fini che trascendono l'educazione stessa) Maritain elenca 7 errori nei quali è caduta l'educazione contemporanea (=riduzionismi, perché si è impoverita la concezione dell'educazione e della persona:

  1. Misconoscimento dei fini (non riconoscimento o errato riconoscimento): si scambia un obiettivo importante (es leggere) con le finalità dell'educazione (bontà); le competenze sono importanti ma l'educazione punta sempre a mete più alte, alla dignità della persona
  2. False idee riguardo i fini dell'educazione: le conoscenze scientifiche sono importanti ma non dicono nulla sui fini reali dell'educazione
  3. Pragmatismo: idea che l'educazione debba innanzitutto favorire competenze tecnico-pratiche
  4. Sociologismo: idea che il compito della scuola è quello di favorire l'inserimento dell'individuo nella società, che diventi cittadino consapevole; per Maritain era giusto ma prima del cittadino era necessario formare l'uomo, l'obiettivo sociale della scuola non è onnicomprensivo, è semplicemente uno dei tanti
  5. Intellettualismo: contrario del pragmatismo, scuola concentrata sullo sviluppo delle competenze cognitive
  6. Volontarismo: scuola che si basa sull'educazione morale, sulla coltivazione della volontà (premi e punizioni), incentrata sul disciplinamento, sull'obbedienza (sono tutti aspetti che devono essere considerati, ma nel momento in cui diventano un unico punto)
  7. Eccessivo professionalismo educativo (educazione come sola istruzione): ci sono dimensioni che non possono essere insegnate attraverso una disciplina scolastica (es la moralità) **I PRINCIPI DELL’EDUCAZIONE LIBERALE A. Incoraggiare e favorire le disposizioni che permettono la vita dello spirito del bambino
  • liberare le «buone energie»: amore per la verità e per la giustizia, l’amore per la vita, il senso del lavoro ben fatto, la disponibilità a collaborare con gli altri B. Centrare l’attenzione sull’intima profondità della persona
  • occorre occuparsi dell’interiorizzazione dell’esperienza educativa; sviluppare soprattutto la riflessione e non solo il sapere o il saper fare ( —> pulsioni della psicoanalisi) C. Il lavoro educativo deve tendere ad unificare e non a disperdere
  • educazione integrale: corporeità, intelligenza, sentimenti, apertura verso Dio D. L’insegnamento deve liberare l’intelligenza e non appesantirla
  • l’insegnamento porti la ragione a dominare le cose insegnate (pensiero critico); alunno non passivo, ma attivo nella comprensione personale, favorire la comprensione di quello che studio per personalizzare il mio apprendimento e crearmi un mio pensiero cioè dominare ciò che io conosco e NON riceverlo e assimilarlo passivamente.**

LE DISCIPLINE dell'EDUCAZIONE LIBERALE Riprende le arti del trivio (letterarie) e del quadrivio (scientifiche e filosofiche); discipline che formano la persona, non la specializzano (spetterà all'università specializzare le persone).Trivio moderno: ha come scopo fondamentale l'uso della parola e il capire ciò che leggo, sento, ascolto, studio. Si basa su tre discipline: eloquenza, letteratura e poesia, come esperienze estetiche che alimentano l'interiorità del bambino. Il sapere umanistico come capace di svegliare questa interioritàQuadrivio moderno: ha lo scopo di sviluppare il ragionamento e il pensiero critico. Ha una grossa parte scientifica: matematica, scienze naturali, una parte morale (filosofia morale, branca che riflette sul bene e sul male) e una politica ( arte e scienza del convivere, del bene comune) Una formazione integrale a forte base umanistica quella di Maritain.

Mentre tutto questo si dibatte sui libri e sulle riviste, sale al potere il fascismo (sale soprattutto perché c’è la crisi dello stato liberale) e il fascismo interpreta il desiderio di ordine, disciplina che scarseggiava in ampi settori nella società italiana (= c’è disordine, serve un uomo forte). Mussolini nel 1922 fa un ATTO DIMOSTRATIVO, o meglio, lui rimane a milano ma manda i suoi gerarchi a fare la MARCIA SU ROMA (28 ottobre 1922) —> marcia in realtà innocua ma vista come il tentativo di un colpo di stato. Succede però che il re il 31 ottobre 1922, invece di dichiarare lo stato d’assedio (denunciando il colpo di stato), incarica Mussolini di formare un governo (PRIMO GOVERNO MUSSOLINI). MOTIVO: lo fece perché il re e i liberali pensavano di potere costituzionalizzare il fascismo, cioè di portarlo dentro le regole della convivenza istituzionale. in questo governo mussolini chiama a svolgere il ruolo di ministro della pubblica istruzione proprio giovanni gentile. PERCHÉ?

  • Da una parte perché gentile è un’intellettuale molto noto, uno dei più noti in italia in quel momento — e un governo che può vantare tra i suoi membri l’intelletto Ale più noto del momento è un governo che certamente acquisisce prestigio
  • Dall’altra parte perché gentile conosceva molto bene il sistema scolastico italiano ( si era occupato di pedagogia e si occupava di riforma scolastica) Da subito gentile mette in atto la riforma che da tempo aveva in animo, l’idea era quella di partire proprio con una riforma COMPLESSIVA del sistema scolastico. Gli storici hanno spiegato le ragioni che spinsero gentile a proporre questa riforma e queste ragioni si possono distinguere in 2 tipi:  RAGIONI DI TIPO STORICO : legate al fatto che anche gentile riconoscesse come i liberali avessero fallito nel loro progetto di “fare gli italiani” e quindi bisognava sconfiggere quello che gentile chiamava ANALFABETISMO SPIRITUALE = povertà d’animo degli italiani, il loro scarso sentimento di appartenenza nazionale. La questione del “fare gli italiani” per gentile è prima culturale e morale che politica— cioè la scuola deve diventare un’agenzia di istruzione educativa, una scuola che mentre istruisce educa, scuola come luogo di trasmissione di cultura e moralità pubblica.  RAGIONI DI TIPO TEORICO: c’è una base filosofica molto forte, quella dell’ attualismo di gentile = per cui l’educazione è la formazione dello spirito. Il ruolo centrale dell’educazione e della formazione è nello STATO , si parla di STATO EDUCATORE=il compito primario di formare le giovani generazioni appartiene allo stato, in questo caso alla scuola STATALE. Lo stato sarà forte e autoritario, ma in questa fase non si parla dello stato che aveva in mente Mussolini (stato totalitario). C’è una convergenza tra ideologia Mussoliniana e filosofia gentiliana: anche Mussolini vuole creare uno stato forte e autoritario (che poi col tempo si trasformerà in una dittatura) ma l’idea di gentile di stato educatore non dispiaceva a mussolini, non dal punto di vista filosofico quanto dal punto di vista POLITICO—l’idea di uno stato forte e autoritario, uno stato centrismo c’è sia in gentile (sotto profilo filosofico) sia in Mussolini (sotto profilo politico)

RIFORMA GENTILE

Il periodo in cui questa riforma viene promossa va dal 1922 al 1924, però nel 1923 ci sono I PROVVEDIMENTI PIÙ IMPORTANTI. La riforma gentile NON è una legge organica ma è un insieme di decreti, è la conseguenza di una legge emanata nel 1922 per il risanamento del bilancio e la razionalizzazione dell’amministrazione statale. Per attuare tale legge il parlamento delega i poteri legislativi al governo, che ha pieni poteri (regime di pieni poteri, il governo può emanare decreti che hanno immediatamente valore di legge). Dato che si stava cercando di risanare il bilancio si decide di riformare la scuola x cercare anche di tagliare i costi. RIFORMA GENTILE: INSIEME DI DECRETI Decreti con diversi temi:

  • Primi decreti di dicembre 1922 e luglio 1923–> riguardavano l’amministrazione scolastica
  • Decreto di maggio 1923–> riguardava la scuola media (si intende la scuola secondaria, non come la scuola media intesa oggi, si intendeva la scuola di livello medio di istruzione)
  • Decreto di agosto 1923–> riguardava l’università
  • Decreto di ottobre 1923–> riguardava la scuola elementare
  • …Altri decreti che vanno nel loro complesso a riformare la scuola italiana… Questi decreti vengono scritti da gentile in collaborazione a degli intellettuali che già lo avevano affiancato nella riflessione sulla scuola già negli anni precedenti (ricordiamo: Ernesto Codignola e Giuseppe lombardo radice) PRINCIPI ISPIRATORI DELLA RIFORMA Si tratta di alcuni principi a cui si rifà gentile nell’ organizzare la sua riforma.
  1. Restaurazione dell'impianto casatiano : secondo gentile tutti i provvedimenti successivi alla legge Casati l'hanno snaturata. La riforma Gentile non è una riforma fascista ma molto vicino alla cultura liberale e conservatrice dell'800 (lo stesso della legge Casati; mussolini definiva la riforma Gentile come la più fascista delle riforme per difendere quella riforma dagli attacchi degli stessi fascisti che non la riconoscevano affatto fascista ma anzi la riconoscevano borghese, liberale, elitaria)  (il fatto che lui la definisse così fascista denuncia il fatto che non fosse realmente così)
  2. Accentramento e statalizzazione dell'amministrazione scolastica , con duplice obiettivo: o Rendere più efficiente la burocrazia statale e diminuire la spesa pubblica o Sottolineare la funzione educativa dello stato (la scuola è una prerogativa dello stato) Questo principio si declina a diversi livelli:  A livello centrale vengono ridotti (da 36 a 21) i membri del consiglio superiore della pubblica istruzione (tutti questi membri sono a nomina regia, scelti dal ministro e quindi non più eletti dal basso) e viene unificato in un'unica sezione del consiglio (unica sessione che parla di entrambi i gradi scolastici)  Gestione della scuola secondaria: il provveditorato non è più provinciale ma regionale (un provveditore in ogni regione); vengono aumentati i poteri del preside e diminuiti i poteri degli insegnanti (figura del preside=duce, piccolo duce che comanda la propria scuola)  Gestione della scuola primaria: divisione delle regioni in circoscrizioni a loro volta suddivise in circoli (un direttore didattico per ogni circolo);  idea centrale del concorso come strumento per la selezione dei docenti, introdotto tassativamente per ogni ordine e grado di scuola a seconda del bisogno di cattedre, per diventare maestro / professore è necessario superare un concorso pubblico= SOLO LO

dogmatico( cioè si fa religione per insegnare il catechismo) ma semplicemente la religione doveva avvicinare i bambini al senso religioso che è:

  • Da una parte preparatorio alla filosofia
  • Dall’altra parte è un valido strumento di educazione morale Contestualmente alla riforma della scuola elementare viene varato anche un OBBLIGO SCOLASTICO che con gentile viene innalzato al 14esimo anno di età, quindi almeno x 3 anni dopo le elementari.
  • Obbligo dal 6’ al 14’ anno di età, ma con scuole diurne e serali comunali, nei fatti rimane limitato a scuola elementare
  • Obbligo scolastico esteso a ciechi e sordomuti (disabili sensoriali) che frequentavano delle scuole speciali e che seguivano dei programmi a parte, con questa normativa queste scuole furono spinte ad adeguare i loro programmi ai programmi governativi perché anch’esse dovevano garantire l’assorbimento dell’obbligo. L’ISTRUZIONE SECONDARIA NELLA RIFORMA GENTILE Per gentile l’istruzione secondaria era divisa in 2 gradi:  Scuola secondaria di primo grado: aveva come ramificazioni:
  • SCUOLA COMPLEMENTARE = era un triennio che serviva a completare l’obbligo scolastico perché faceva raggiungere ai ragazzi i 14 anni, non aveva nessuno sbocco, rimaneva un “corso integrativo della scuola elementare”
  • GINNASIO= propedeutico ai licei, era di 5 anni (3 più 2)
  • CORSO INFERIORE DELL’ISTITUTO TECNICO
  • CORSO INFERIORE DELL’ISTITUTO MAGISTRALE (istituto creato da gentile x formare i futuri maestri)  Scuola secondaria di secondo grado: aveva come ramificazioni:
  • LICEO CLASSICO= dava sbocco a tutte le facoltà universitarie
  • LICEO SCIENTIFICO= dava accesso solo alla facoltà di scienze e di medicina
  • LICEO FEMMINILE= creato da gentile con lo scopo di far studiare le figlie delle classi medie (questo perché si pensava che i massimi gradi dell’istruzione dovessero essere raggiunti specialmente dagli uomini e, per evitare che le ragazze della borghesia frequentassero l’istituto magistrale, si creò questa scuola che era un liceo molto soft dove le ragazze potevano prendere un diploma senza alcun titolo o accesso all’università ma che semplicemente desse loro quella cultura di base x essere delle buone mogli di uomini della classe dirigente (moglie del notaio, del professore, dell’avvocato, ecc.) —> in realtà il liceo femminile era scarsamente frequentato, le ragazze italiane fecero altri percorsi
  • CORSO SUPERIORE DELL’ISTITUTO TECNICO : formava ragionieri e i geometri, non dava accesso all’università
  • CORSO SUPERIORE DELL’ISTITUTO MAGISTRALE: dava l’accesso all’insegnamento elementare  SCUOLA COMPLEMENTARE e LICEO FEMMINILE : erano chiamate SCUOLE DI SCARICO = erano scuole che consentivano di scaricare al loro interno coloro che nell’ottica della riforma anon potevano fare altri tipi di studi perché il sistema scolastico doveva essere selettivo, chiuso. Per evitare che ci fosse un affollamento al magistrale, al liceo classico o al liceo scientifico, si crearono delle scuole di scarico che alleggeriscono i percorsi più elitari. Gentile diceva “poche scuole ma scuole” = scuole selettive e di stato.

 Un’altra forma di scuola di scarico, nell’ottica di gentile, erano anche le SCUOLE PRIVATE, cioè lui potenziò le scuole private nell’ottica di coloro che non avrebbero mai retto lo studio in una scuola pubblica Tutte le scuole elencate fino ora, erano sotto il controllo del ministero della pubblica istruzione. In queste scuole non c’è nessun riferimento alle SCUOLE PROFESSIONALI che però in realtà erano previste nell’indirizzo: agricoltura, industria e commercio e nell’ indirizzo nautico. Scuole professionali—> scuole di competenza NON del ministero della pubblica istruzione ma del ministero dell’economia nazionale (x quanto riguarda agricoltura, industria e commercio) e del ministero della marina (x l’indirizzo nautico) —> la logica di questa estromissione sta nell’idea che l’istruzione professionale non ha pari dignità rispetto alle altre istruzioni, è considerata un’irruzione che ha una finalizzazione pratica e quindi ha a che fare o con l’economia o con la marina (e quindi non ha a che fare con ministeri che si occupano della cultura ma si occupano di questioni concrete)  In gentile quindi c’è una forte GERARCHIZZAZIONE DEL SAPERE= alcuni saperi sono considerati alti (quelli filosofici teorici) e altri invece considerati quasi di serie B, non degni di essere considerati rami di cui occuparsi dal ministero della pubblica istruzione. Solo nel 1928, quando gentile non era più ministro, anche questi indirizzi vennero sottoposti al controllo del ministro della pubblica istruzione. L’ISTITUTO MAGISTRALE NELLA RIFORMA GENTILE Per gentile l’istituto magistrale (da “magis” = “di più” )era un istituto che voleva dare dignità culturale. Era diviso in due gradi/corsi:

  • Corso inferiore: di durata di 4 anni. Veniva insegnata: lingua italiana, lingua latina (dal secondo anno 6 ore: materia con più ore); storia e geografia; matematica; una lingua straniera; disegno; elementi di musica e canto corale; studio di uno strumento musicale
  • Corso superiore: di durata di 3 anni. Veniva insegnata: lingua e lettere italiane; lingua e lettere latine e storia; filosofia e pedagogia ; matematica e fisica; scienze naturali, geografia ed igiene; disegno; elementi di musica e canto corale; studio di uno strumento musicale Gentile non prevedeva il TIROCINIO perché per gentile “chi sa, sa insegnare”. La legge prevedeva l’istruzione di un giardino d’infanzia e di una casa dei bambini, ma difficilissima attuazione.

IL VENTENNIO FASCISTA

Dentro il mondo fascista erano molti coloro che non erano favorevoli alla riforma gentile, per questo Mussolini fin da subito dovette difendere la riforma x giustificarla di fronte a coloro che non la accoglievano benevolmente. Fino il 25/26 il fascismo inizia la POLITICA DEI RITOCCHI ALLA RIFORMA GENTILE— vengono fatti alcuni ricotti x cercare di smussare quegli aspetti del sistema scolastico che non corrispondevano più agli intenti del regime; le 2 direttrici lungo cui si mossero questi ritocchi furono:

  • LA CLERICALIZZAZIONE DELLA SCUOLA — riguardò il periodo che va fino al 1929 (fino ai patti laterà e si)
  • LA FASCISTIZZAZIONE DELLA SCUOLA— riguardò tutti gli anni 30 e culminerà nel 39 con la riforma della “carta della scuola” di Bottai SCUOLA—> strumento x rifare gli italiani, attraverso norme e ritocchi Per capire il processo che riguarda la scuola noi dobbiamo guardare all’extrascuola, cioè a quello che il fascismo provò a fare x rifare gli italiani attraverso le organizzazioni giovanili del regime La creazione del nuovo uomo fascista doveva percorrere 2 strade:
  • La scuola
  • L’ex tra scuola  Attraverso il controllo del tempo libero dei giovani PERIODIZZAZIONE ESSENZIALE Il fascismo non è monolite, ha diverse fasi 1922-1925 : dalla presa del potere alla dittatura 1926-1929: il regime prima della Conciliazione 1930-1935 il consolidamento del consenso (che sfociano poi fino al 43 quando mussolini viene deposto e inizia la fase della liberazione) 1936-1943 il compimento del totalitarismo, l’Impero e la fine del regime Da sempre mussolini aveva un progetto politico totalitario (i 2 totalitarismi più importanti furono lo stalinismo e il nazismo) TOTALITARISMO = rimanda al concetto di totalità, controllo totale di tutti gli aspetti della vita delle persone— partito = stato = società Controllo di ogni aspetto della società: MONOPOLIO DELL’EDUCAZIONE —> il “PROGETTO PEDAGOGICO” ambiva a costruire l’uomo nuovo, a “rifare gli italiani” , non più l’italiano borghese ma l’italiano fascista

Per realizzare questo progetto mussolini cercò due strade:

**- La scuola

  • Le organizzazioni fasciste giovanili: furono 2:** o nel 1926 venne fondata L’OPERA NAZIONALE BALILLA o Nel 1930 vennero fondati FASCI GIOVANILI DI COMBATTIMENTO L’OPERA NAZIONALE BALILLA (ONB) Nell'inno di Mameli viene detto "i giovani d'Italia si chiaman Balilla". Balilla era un ragazzino genovese che era morto durante i moti risorgimentali del 700 contro gli austriaci. Balilla doveva diventare il prototipo del bambino fascista e quindi dell'uomo nuovo. Da Balilla, giovane genovese che era morto in battaglia contro gli austriaci (eroe bambino) Il risorgimento riprende questo mito e ne fa un simbolo di patriottismo. Una legge assegna i compiti a questa organizzazione e dice: Legge n. 2247 del 3 aprile 1926: “È istituito un ente morale, con sede in Roma, denominato «Opera Nazionale Balilla per l’assistenza e per l’educazione fisica e morale della gioventù» (art. 1) Era un ente morale per l'assistenza e l'educazione fisica e morale della gioventù, con sede a Roma; doveva aiutare a migliorare le condizioni dei giovani, prevedeva una serie di attività motorie di stampo paramilitare. Il presidente dell'ONB era Renato Ricci (sottosegretario del ministero per l'educazione fisica); il fascismo considerava l'attività fisica come molto importante. **_Gli obiettivi dell’ONB sono 2:
  • l’assistenza della gioventù —> andare in contro ai bisogni materiali (fornire libri di testo, organizzare vacanze estive, vaccinando in massa, creando enti assistenziali)
  • Educazione fisica e morale (politico) —> l’idea è quella di partire dal corpo x educare lo spirito, x educare la mente_** L’idea di fondo è quella che per fare l’italiano nuovo occorre partire proprio dall’infanzia, invertire la rotta fin dai bambini perché i bambini sono quelli che rappresentano il futuro. Il presidente dell’opera nazionale balilla è Renato Ricci , ed è anche sottosegretario ministeriale x l’educazione fisica. C’è un inquadramento in rami paramilitari e in base all’età, i bambini e i ragazzi entravano ad appartenere a delle sezioni dell’opera nazionale balilla: Inizialmente l’opera nazionale balilla è controllata dal ministero della pubblica istruzione (è quindi un’ente ministeriale), mentre i fasci giovanili di combattimento erano controllati dal partito. L’obiettivo era quello di controllare le attività anche al di fuori della scuola. Appena nasce O.N.B nasce uno scontro con la chiesa xk la chiesa percepisce che il fascismo sta entrando in un territorio (cioè quello dell’istruzione) che la chiesa aveva sempre rivendicato come proprio. 2 ambiti di azione dell'ONB:

l'avvicinamento della guerra (Mussolini porterà avanti delle campagne a favore della natalità, le famiglie numerose ricevevano sussidi e i celibi pagavano una tassa). Fisicamente doveva essere una donna formosa, contrapposta alle donne "crisi", magre, che comparivano sui rotocalchi americani. Il fascismo diede però un contributo all'emancipazione femminile, le donne vengono mobilitate, tolte dalla casa. La partecipazione all'ONB non era obbligatoria, ma i bambini che non vi partecipavano venivano discriminati sia dai compagni sia alle maestre: il non partecipare comportava anche l'esclusione da alcune attività a cui partecipavano tutti. LA GIOVENTÙ ITALIANA DEL LITTORIO (1937) (GIL) Nel 1937 l'ONB diventa Gioventù italiana del littorio (GIL). Il fascio littorio era il simbolo della Roma consolare (stemma del partito nazionale fascista) , ( erano delle fascette di legno legate insieme con all'interno collocata un'ascia) Era l'oggetto con cui le guardie personali del console nell’antica Roma (littori) lo accompagnavano per Roma. SIMBOLOGIA : o Le bacchette indicavano che L’Unità delle singole bacchette viene annullata dalla totalità dell’oggetto i bastoncini sono tanti ma sono fasciati insieme (idea dell'unità del molteplice, la società fascista è fatta da tanti elementi che concorrono ad un obiettivo comune, riduzione della volontà individuale in volontà collettiva). o L'ascia era un simbolo di violenza, aggressività verso chi tenta di minacciare questa unità La GIL è il completamento del progetto del fascismo perché in essa convergono sia L'ONB che i fasci giovanili di combattimento; è una FUSIONE. Tutta la GIL non è più dipendente dallo stato ma bensì dal partito fascista, che gestisce direttamente i giovani (il partito di fatto coincide con lo stato e pertanto deve occuparsi della gioventù); il comandante generale della GIL è ovviamente Mussolini stesso. La GIL comprende tutti i ragazzi dai 6 ai 21 anni, maschi e femmine, con iscrizione obbligatoria (non come l'ONB). La tessera era molto importante perché registrava le presenze, in particolare quelle annuali: quando un ragazzo compiva 21 anni, se era uno studente aderiva ai GUF (gruppi universitari fascisti) mentre se andava a lavorare doveva iscriversi al partito fascista (si veniva assunti solo ed esclusivamente se membri del partito o della GIL); era quindi una sorta di lasciapassare. Con la GIL il regime voleva creare una continuità tra scuola, extra-scuola, lavoro e partito. I COMPITI DELLA GIL Continua a fare ciò che faceva l'ONB, ma con un ampliamento

- Preparazione spirituale (in senso politico) **, sportiva e premilitare

  • Insegnamento dell'educazione fisica nelle scuole elementari e medie
  • Istituzione e funzionamento di corsi, scuole, collegi, accademie
  • Opere di assistenza: colonie, campi e patronati
  • Organizzazione di viaggi e crociere
  • Borse di studio** - Vigilazione e controllo su colonie e istituzioni affini da chiunque fondate o gestite Assistenza medica, vaccinazioni di massa e controlli medici, collegate al tema della razza: la cura della salute dei bambini ha finalità assistenziali ma anche al rafforzamento e alla conservazione della razza, secondo la politica razziale del fascismo. Intervento assistenziali con chiare finalità ideologiche. LA SCUOLA FASCISTA

La progressiva fascistizzazione della scuola

ONB e GIL veri e propri strumenti con cui il regime cercherà di fascistizzare la gioventù. Quest'opera di fascistizzazione verrà attuata anche all'interno della scuola italiana: l'idea è quella di fascistizzare tutta la realtà, attraverso i canali della formazione scolastica ed extrascolastica. La progressiva fascistizzazione della scuola nasce dalle critiche alla riforma Gentile, riguardanti la sua eccessiva selettività (che ricadeva sulla stessa classe dirigente fascista), non più ideologia borghese ma ideologia popolare, e le richieste di una scuola completamente fascista. Nel 1924 comincia la "politica dei ritocchi" (interventi di modificazione alla riforma Gentile); due direttrici:

  1. Fascistizzare la scuola italiana
  2. Clericalizzazione (la scuola italiana doveva rispondere anche alle richieste provenienti dalla santa sede) I ministri che si susseguono dopo Gentile sono: Casati, Fedele, Belluzzo e Giuliano (la maggior parte fascisti) Ulteriori provvedimenti:
  • Gli istituti commerciali, industriali e agrari passano al ministero dell'istruzione - Il ministero dell'istruzione diventa ministero dell'educazione nazionale— cambia il significato, C’è enfasi sul termine NAZIONE. C’è un cambio tra istruzione ed educazione, ciò significa che il ministero non si occupa più solo di istruire ma in totale di EDUCARE. IDEA CHE COMPITO DELLO STATO: educare, forgiare la mente, gli atteggiamenti, le abitudini, i pensieri.
  • Adozione del testo unico di stato per la scuola elementare (creazione di una commissione con il compito di scrivere un libro di testo valido per tutte le scuole dello stato, da adottare obbligatoriamente); intervento di natura ideologica, perché è strumento didattico contenente la visione del mondo fascista (nei libri di lettura ad es veniva detto che i bambini erano aquilotti mentre le bambine rondini, protetti dalle aquile, simbolo del regime; oppure un bambino racconta che il padre aveva comprato una bandiera da appendere il giorno dell'anniversario della marcia su Roma; la geografia era incentrata sul mar Mediterraneo, il mare nostrum; la storia è insegnata in chiave fascista)
  • 1929: Patti Lateranensi (composti di 3 documenti: trattato con cui santa sede e Italia si riconoscono come stati sovrani, una convenzione finanziaria e un concordato con cui Italia e santa sede decidono di collaborare riguardo ad alcuni punti, come il riconoscimento del valore civile del matrimonio cattolico); l'Italia considera fondamento e coronamento dell'istruzione pubblica l'insegnamento della religione cattolica (obbligo dell'insegnamento religioso nelle scuole di ogni ordine e grado, nella forma voluta dalla chiesa cattolica, che