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Utile per studenti di medie e primi anni del liceo. Breve spiegazione su come fare l'analisi del periodo con seguenti esempi di subordinate tra le più diffuse.
Typology: Study notes
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Come fare l’analisi del periodo : Il periodo può essere formato dalla sola reggente (detto frase semplice ), dalla reggente più coordinate e subordinate ecc. Il periodo FINISCE dove c’è il PUNTO. Per effettuare un’analisi corretta, seguire questi step: 1- Individuare il numero di verbi; ESEMPIO: se trovo 3 verbi, allora avrò 3 proposizioni di cui UNA è la principale/reggente. 2- Individuare la reggente. 3- Individuare le eventuali coordinate e subordinate. 4- Vedere di che tipo sono le subordinate (temporali,concessive,relative…). 5- Specificare se sono esplicite o implicite guardando il MODO del verbo:
Le attribute come l'attrbuto, aggiungono una determinazione o una qualificazione necessaria alla reggente: Ammira i ragazzi che studiano (= studiosi). L'uomo che sta arrivando (= in arrivo) è mio zio. Le apposizioni o incidentali come l'apposizione, sono poste tra virgole e aggiungono una determinazione non necessaria, che si può quindi togliere senza che muti il senso del periodo: Questo libro, che ho avuto in prestito, è molto interessante (= che ho avuto in prestito si può togliere, come l'apposizione, senza che muti il senso del periodo. Le relative improprie sono quelle che hanno il valore di altre subordinate. Si distinguono in: Relative temporali: L'ho visto che (= quando) rientrava. Relative causali: Beati voi che (= perché) andate in vacanza. Relative finali: Manderò uno che (= affinché) lo avverta. Relative consecutive: Non è uno che (= tale che) ti tradisca. Relative concessive: Egli che aveva (= sebbene avesse) ragione, tacque. Relative condizionali: Chi (= se uno) dicesse questo, sbaglierebbe. SUBORDINATE STRUMENTALI Le subordinate strumentali indicano il mezzo con cui si compie l'azione espressa dal verbo della reggente. Svolge nel periodo una funzione analoga a quella che nella proposizione svolge il complemento di mezzo o strumento_._ Hanno soltanto la forma esplicita e sono espresse al gerundio, con l'infinito preceduto dall'articolo che si unisce alla preposizione con o da una locuzione come a forza di, a furia di:
Amava quel luogo eppure preferì partire. Nella forma esplicita le concessive sono espresse mediante: benché ancorché sebbene quantunque per quanto nonostante che malgrado che anche se Sebbene avesse già perso molti soldi, tuttavia , continuava a giocare. Benché fosse grande e grosso , le ha prese da un compagno più piccolo. Benché sia tardi , non ho sonno. Nonostante sia senza soldi , non vuole lavorare. Per quanto sia basso di statura , Paolo è un eccellente giocatore di pallavolo. Quantunque sia perfettamente sicuro , il paracadutismo acrobatico lascia sempre gli spettatori con il fiato sospeso. il modo è sempre il congiuntivo tranne nel caso di anche se , neanche se, nemmeno se , con il verbo all'indicativo: infatti mentre diciamo Sebbene soffrisse , taceva Nonostante che nevicasse, le strade erano affollatissime. diciamo: Anche se soffriva, taceva. Anche se nevicava , le strade erano affollatissime. Mario è andato al lavoro, anche se ha un po' di febbre. Anche se sono gemelli , Gino e Pino non si assomigliano. Anche se ho interpretato centinaia di ruoli in teatro, provo sempre l'emozione della prima volta. al congiuntivo : Qualunque cosa tu dica , non ti credo. Qualunque giustificazione tu trovi , non posso darti ragione. Dovunque siano, stanno certo meglio che qui.
Qualunque scusa accampi , non perdonerò il suo ritardo. In questi casi si parla più propriamente di subordinate relative concessive. Nella forma implicita le subordinate concessive sono espresse mediante: pure + gerundio. Diciamo infatti: Pur soffrendo , taceva. Pur essendo ferito, guidò fino alla frontiera. Pur essendo ormai molto ricco , rimaneva una persona semplice. Come abbiamo visto per altre dipendenti, anche per le concessive la forma implicita è ammessa solo se coincidono il soggetto della principale con quello della subordinata. Sia nella forma esplicita che in quella implicita la concessiva può seguire o precedere la principale. Possiamo infatti dire: Pur essendo straniero conosceva molto bene quel paese. Conosceva molto bene quel paese pur essendo straniero. Benché fossimo tutti preparati , nessuno di noi riuscì a svolgere il problema. Nessuno di noi riuscì a risolvere il problema, benché fossimo tutti preparati. Pur non essendo ricco , ha comperato una fuoriserie. Pur essendo stato ferito , il cinghiale riuscì a fuggire. Anche lavorando tutta la notte , non ce la faremo. SUBORDINATE TEMPORALI Faccio una spremuta mentre cuoce la torta. Spesso quando parliamo sentiamo il bisogno di ordinare nel tempo i fatti che stiamo esponendo e stabiliamo tra di essi un rapporto di successione o di connessione temporale. Diciamo infatti: Metto in moto la macchina mentre ti aspetto. Farò le valigie prima di partire. Dopo essere stato in Inghilterra visitai anche Parigi. Siamo abituati a far riferimento a tempi o stati temporali differenti: infatti sappiamo distinguere con facilità il presente, ciò che avviene mentre parliamo (metto in moto) dal passato, ovvero ciò che è stato (visitai), dal futuro, ciò che sarà (farò). Si può fare anche un’altra osservazione riguardo al modo in cui noi possiamo mettere in relazione temporale i due avvenimenti; se riflettiamo a come noi solitamente ordiniamo nel discorso gli avvenimenti, ci accorgiamo che ci offrono solo due possibilità: due avvenimenti si svolgono contemporaneamente: Leggo il giornale mentre mangio.