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Il Reticolo Geografico: Definizione, Tipi di Carte e Simbolismo, Study notes of Physical Geography

Una panoramica completa del reticolo geografico, esplorando la sua definizione, i tipi di carte geografiche, i sistemi di proiezione e il simbolismo utilizzato per rappresentare le caratteristiche del territorio. Il documento include anche una sezione dedicata ai cartogrammi e ai diversi tipi di diagrammi utilizzati per la rappresentazione di dati geografici.

Typology: Study notes

2020/2021

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Da integrare tutto con le lezioni della prof
Ilreticolo geograficoè una rete di linee immaginarie (meridiane e paralleli) che permette
di definire la posizione di punti ed aree sulla superficie terrestre.
Per costruirlo si usano come punti di riferimento i due poli, la linea dell’equatore e il
meridiano di Greenwich. Il meridiano di Greenwich detto anche meridiano 0.
Iparallelisono quelli che vanno da est verso ovest (ed hanno come punto di riferimento
l'equatore 0°) mentre imeridianiquelli che vanno da nord a sud (ed hanno come punto di
riferimento il meridiano di Greenwich)
Iparallelisono paralleli all’equatore e i meridiani passano per i due poli. I paralleli sono 180.
I meridiani sono 360, uno per ogni grado. Imeridiani a differenza dei paralleli sono tutti
uguali, perché quest’ultimi girano intorno alla terra orizzontalmente, ed essendo “sferica” i
paralleli più distanti dall’equatore hanno una circonferenza minore. Ci sono altri due
paralleli principali: tropico del cancro e del capricorno.
Per trovare l'esatta posizione di una persona sulla Terra, anche se questi si trova sull'Oceano
è sufficiente indicare le sue coordinate geografiche, cioè la latitudine e la longitudine.
E' chiamatalatitudinela distanza tra un qualsiasi parallelo e l'Equatore,mentre è detta
longitudine la distanza tra un qualsiasi meridiano e quello di Greenwich. Si parla di
latitudine nord per i luoghi situati nell'emisfero boreale, di latitudine sud per quelli che si
trovano nell'emisfero australe.
Lalongitudineè la distanza di un punto della superficie terrestre dal meridiano di
Greenwich. Si parla di longitudine est oppure di longitudine ovest a seconda che un luogo si
trovi a est o a ovest rispetto al meridiano di Greenwich.
Queste distanze non si misurano in chilometri ma in gradi e nei sottomultipli del grado.
Distinguiamo:
Piani Meridiani: infiniti piani contenenti l’asse terrestre;
Piani paralleli: infiniti piani perpendicolari all’asse terrestre e paralleli tra loro;
Circoli Meridiani: circonferenze generate sulla superficie terrestre dai piani meridiani;
ogni circonferenza è divisa dall’asse terrestre in due semicirconferenze chiamate meridiano
e antimeridiano;
Paralleli: circonferenze generate sulla superficie terrestre dai piani paralleli.
Il mondo è diviso in due emisferi:boreale(nord),australe (sud).
Le carte geografiche rappresentano una regione della terra e sono disegnate su carta, a
differenza del mappamondo. Ci sono due tipi di carte, una di Mercatore e una di Peters.
Quella di Mercatore è quella più usata oggi e rispetta l’isogonia, invece quella di Peters
l’equivalenza.
Le carte geografiche possono essere classificate in base alla scala.
1:1000 = 1 cm sulla carta= 10 metri
Ci sono 4 tipi di carte :
Carte geografiche (che rappresentano superficie ampie, come uno stato, un
continente)
Carte corografiche (che rappresentano regioni)
Carte topografiche (che rappresentano le regioni e città)
Mappe o piante (che rappresentano una parte della città, o una piccola città, o dei
parchi.
GRANDEZZA DELLE CARTE
• Carte geografiche ( 1:1 000 000). Dal greco geos, Terra.
• Carte corografiche (1:200 000 < s < 1:1 000000). Dal greco choros, regione. Ad esempio carte stradali
• Carte topografiche (1:200 000 < s < 1:5 000). Dal greco topos, luogo. Si tratta spesso di carte rilevate. Si
suddividono ulteriormente in carte topografiche:
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Da integrare tutto con le lezioni della prof

Il reticolo geografico è una rete di linee immaginarie (meridiane e paralleli) che permette di definire la posizione di punti ed aree sulla superficie terrestre. Per costruirlo si usano come punti di riferimento i due poli, la linea dell’equatore e il meridiano di Greenwich. Il meridiano di Greenwich detto anche meridiano 0. I paralleli sono quelli che vanno da est verso ovest (ed hanno come punto di riferimento l'equatore 0°) mentre i meridiani quelli che vanno da nord a sud (ed hanno come punto di riferimento il meridiano di Greenwich) I paralleli sono paralleli all’equatore e i meridiani passano per i due poli. I paralleli sono 180. I meridiani sono 360, uno per ogni grado. I meridiani a differenza dei paralleli sono tutti uguali, perché quest’ultimi girano intorno alla terra orizzontalmente, ed essendo “sferica” i paralleli più distanti dall’equatore hanno una circonferenza minore. Ci sono altri due paralleli principali: tropico del cancro e del capricorno. Per trovare l'esatta posizione di una persona sulla Terra, anche se questi si trova sull'Oceano è sufficiente indicare le sue coordinate geografiche, cioè la latitudine e la longitudine. E' chiamata latitudine la distanza tra un qualsiasi parallelo e l'Equatore,mentre è detta longitudine la distanza tra un qualsiasi meridiano e quello di Greenwich. Si parla di latitudine nord per i luoghi situati nell'emisfero boreale, di latitudine sud per quelli che si trovano nell'emisfero australe. La longitudine è la distanza di un punto della superficie terrestre dal meridiano di Greenwich. Si parla di longitudine est oppure di longitudine ovest a seconda che un luogo si trovi a est o a ovest rispetto al meridiano di Greenwich. Queste distanze non si misurano in chilometri ma in gradi e nei sottomultipli del grado. Distinguiamo:  Piani Meridiani: infiniti piani contenenti l’asse terrestre;  Piani paralleli: infiniti piani perpendicolari all’asse terrestre e paralleli tra loro;  Circoli Meridiani: circonferenze generate sulla superficie terrestre dai piani meridiani; ogni circonferenza è divisa dall’asse terrestre in due semicirconferenze chiamate meridiano e antimeridiano;  Paralleli: circonferenze generate sulla superficie terrestre dai piani paralleli. Il mondo è diviso in due emisferi: boreale (nord), australe (sud). Le carte geografiche rappresentano una regione della terra e sono disegnate su carta, a differenza del mappamondo. Ci sono due tipi di carte, una di Mercatore e una di Peters. Quella di Mercatore è quella più usata oggi e rispetta l’isogonia, invece quella di Peters l’equivalenza. Le carte geografiche possono essere classificate in base alla scala. 1:1000 = 1 cm sulla carta= 10 metri Ci sono 4 tipi di carte :  Carte geografiche (che rappresentano superficie ampie, come uno stato, un continente)  Carte corografiche (che rappresentano regioni)  Carte topografiche (che rappresentano le regioni e città)  Mappe o piante (che rappresentano una parte della città, o una piccola città, o dei parchi. GRANDEZZA DELLE CARTE

  • Carte geografiche ( 1:1 000 000). Dal greco geos, Terra.
  • Carte corografiche (1:200 000 < s < 1:1 000000). Dal greco choros, regione. Ad esempio carte stradali
  • Carte topografiche (1:200 000 < s < 1:5 000). Dal greco topos, luogo. Si tratta spesso di carte rilevate. Si suddividono ulteriormente in carte topografiche:
  • a piccola scala (1:50 000 < s < 1:200 000)
  • a media scala (1:10 000 < s < 1:25 000) – --a grande scala (s < 1:10 000)
  • Mappe (1:5 000 < s < 1:500). Si tratta per esempio delle mappe catastali.
  • Piante (s > 1:500). A scala ancora maggiore, rappresentano singole infrastrutture. Definizione della carta geografica : è una rappresentazione approssimata simbolica e ridotta della superficie terrestre Scala grafica e scala numerica: La scala grafica è una scala di riduzione espressa mediante una linea retta e suddivisa in tante parti uguali ciascuna delle quali presenta al di sotto un numero e un’unità di misura. Si usano in cartografia per rappresentare su carta e in scala oggetti reali molto grandi, come la pianta di un’abitazione, lo stradario di una città, la superficie terrestre o una sua qualsiasi parte. ogni segmento di colore diverso nel quale è divisa la scala corrisponde ad 1 centimetro. La scala numerica e grafica sono due tipi di scale di riduzione solo che la scala grafica esprime la riduzione mediante la rappresentazione di un segmento graduato con annessa unità di misura di lunghezza. La scala numerica esprime la riduzione attraverso due numeri separati dal simbolo diviso e come unità di misura utilizza il centimetro. Ad esempio c’è la scala 1:25.000, quella 1:50.000, quella 1:100.000 più aumenta il denominatore più quella rappresentazione cartografica sarà meno dettagliata. Per questo i possibilisti utilizzano la scala 1:25.000 perché loro analizzavano il territorio in tutti i dettagli come un poliedro era vista la regione, le altre carte forniscono un’idea generale di un territorio vasto, invece la scala 1:25 .000 fornisce i particolari di una parte ridotta del territorio. Nel caso di 1:25.000 abbiamo 1 centimetro sulla carta che equivale a 25.000 cm nella realtà quindi a 250 metri ogni cm equivale a 250 metri nella realtà, nella scala 1:100.000 equivale a 1 km nella realtà, ogni centimetro quindi è uguale a 1 km nella realtà, nella scala 1:50.000 ogni cm nella realtà corrisponde a 500 metri. Come veniva fatto il rilievo vedere fogli prof. Il simbolismo E’ molto stretto il rapporto tra scala e simbolismo, perché il simbolismo ci permette di avere carte leggibili anche a scala grande cioè in cui il livello di dettaglio e gli elementi da rappresentare sono molti di più.Le carte geografiche sono simboliche. In altre parole il cartografo, cioè colui che disegna la carta, usa dei simboli per rappresentare le caratteristiche del territorio come montagne, pianure, città, ferrovie.I simboli sono dei segni convenzionali. Essi devono essere universali, cioè chiari e comprensibili a tutti.I segni convenzionali utilizzati nella carta sono indicati e spiegati in un riquadro vicino al margine della carta che prende il nome di legenda. Nelle carte a piccola scala, cioè nelle carte che rappresentano una vasta porzione di territorio, i cartografi utilizzano un numero limitato di simboli. Quando, invece, vengono costruire carte a grande scala, cioè carte nelle quali si rappresentano una pozione più ristretta di territorio, i simboli impiegati sono molto più numerosi. Nelle carte fisiche il simbolo maggiormente utilizzato è rappresentato dai colori: il marrone indica le montagne; il verde indica le pianure; il giallo indica le colline; l'azzurro indica i fiumi, i laghi e i mari; il bianco indica i ghiacciai e le nevi perenni. Le sfumature dei colori indicano l'altezza di un rilievo o la profondità di un mare: più i colori sono intesi, maggiori sono le altezze o le profondità. Per questa ragione si parla di tinte altimetriche. Un altro simbolo impiegato nelle carte fisiche sono le curve di livello dette anche isoipse che servono per rappresentare i dislivelli presenti nella superficie terrestre. Le curve di livello

Simbolismo planimetrico Numerosi sono i simboli planimetrici contenuti nelle carte geografiche: si tratta di simboli convenzionali, concordati a livello internazionale, la cui spiegazione è contenuta nelle legende che corredano le carte.I simboli convenzionali in cartografia sono raggruppati in tre categorie: puntiformi, lineari, areali.  I simboli puntiformi sono utilizzati quando si voglia localizzare un oggetto, o un fenomeno, considerandolo come un punto (per esempio, la vetta di un monte).  I simboli lineari servono per rappresentare strade, corsi d'acqua, confini (infatti il loro aspetto ricorda una linea).  I simboli areali raffigurano fenomeni caratterizzati dalla loro estensione geografica (una coltura o la diffusione di un dialetto) Anche la scrittura della toponomastica, cioè la maniera di riportare i nomi di luoghi sulla carta, rientra fra i simboli cartografici. Se l'elemento è puntiforme, i nomi vanno sempre posti a destra; per le rappresentazioni lineari i nomi vanno collocati parallelamente all'andamento dell'elemento di riferimento, mentre per le rappresentazioni areali i nomi vanno inseriti all'interno della superficie stessa. Le diversità nei caratteri e nelle loro dimensioni differenziano gli oggetti in funzione della loro importanza. Le proiezioni Le proiezioni vengono usate in cartografia per rappresentare su un piano (con le carte geografiche) un fenomeno che nella realtà esiste sulla superficie della sfera terrestre. I vari sistemi, matematici o geometrici, utilizzati per riportare sul piano il reticolato geografico prendono il nome di proiezioni geografiche. Le proiezioni cartografiche possono essere costruite (e classificate) in modo da possedere alcune proprietà. Ad esempio una proiezione può essere suddivisa in:  equivalente se esiste la proporzionalità tra aree sulla carta e aree sulla superficie terrestre  equidistante se le distanze rappresentate sulla carta corrispondono a quelle reali della superficie terrestre  Isogonia stessa distanza misurata in gradi uguali gli angoli sia sulla superficie terrestre sia sulla carta Vedere spiegazione prof. per le proiezioni Cartogramma è un tipo di grafico che utilizza una carta geografica di base sulla quale si riportano i dati raccolti sovrapponendo colorazioni linee o punti.Sono usati per dare una visione immediata di un determinato fenomeno che accade sul territorio su cui si verificano e sono di facile lettura sono grafici approssimativi, non sono l’0deale per rappresentare dati precisi. Ci sono 3 tipi di cartogrammi:  A mosaico: C’è una carta geografica di base che viene colorata tenendo conto di un determinato fenomeno più il fenomeno è intenso più la colorazione sarà più accentuata più il fenomeno è lieve più la colorazione risulterà sfumata, sono di facile costruzione e di lettura immediata  Ad isolinee: Hanno come base una cartina geografica si riportano i singoli punti di misurazione del fenomeno e dopo si tracciano delle linee curve in cui il fenomeno si è verificato con la stessa frequenza, c’è una leggenda che indica che più intenso è la colorazione più si è verificato il fenomeno.Sono di difficile costruzione  A punti: si fissa il valore da assegnare a un punto fatto questo vengono posti dei punti sulla cartina geografica nei luoghi in cui si verifica il fenomeno preso in esame. Diagrammi Diagrammi areali: L'areogramma è un tipo di rappresentazione grafica circolare in cui le diverse percentuali dei risultati di un'indagine statistica sono visualizzate da aree proporzionali di una figura geometrica piana o tridimensionale. L'unità di misura utilizzata è la percentuale. Questo tipo di rappresentazione è adatto per operare confronti fra diverse grandezze, senza necessariamente riferirsi ad un totale.

Diagrammi areali decomposti :E’ un tipo di rappresentazione grafica circolare in cui le diverse percentuali dei risultati di un’indagine statistica sono visualizzate attraverso aree proporzionali fatte da spicchi del cerchio che rappresentano la percentuale dell’indagine è importante il valore totale.Ampiezza proporzionale all’intensità del fenomeno. Diagrammi cartesiani : la finalità è quella di rappresentare l’andamento di un fenomeno in un determinato periodo di tempo, sull’asse delle ascisse c’è la variabile tempo e sull’ordinate la variabile quantità. Diagramma cartesiano multiplo : la finalità è quella di rappresentare l’andamento di una stessa tipologia di fenomeno in uno stesso intervallo di tempo, però in due territori diversi. Diagramma polare : la finalità è rappresentare un fenomeno che si svolge con una varia intensità durante un intervallo di tempo.Gli assi hanno un’origine in comune sono equidistanti e graduati secondo una scala prestabilita, su ciascun asse si riportano i valori corrispondenti si congiungono i punti ottenuti con una linea spezzata. Diagramma areale decomposto multiplo : le circonferenze hanno lo stesso punto di origine, i settori circolari sono riferiti a dati omogenei, ma riferiti a periodi diversi Diagramma lineare :confronto tra fenomeni di uno stesso tipo differenti per intensità, quantità, lunghezza. È formato da un sistema di assi cartesiani il primo asse ha la denominazione del luogo a cui far riferimento il secondo asse è graduato in base all’unità di misura scelta, bisogna tracciare dal primo asse una linea parallela al secondo asse corrispondente al valore del fenomeno. Diagramma a colonne : sistema di assi cartesiani il primo asse è graduato il secondo è una retta d’appoggio per rettangolo avendo base uguale (asse dell’ascisse si posa là), ma altezza che varia al variare dell’intensità del fenomeno. Istogramma doppio a canne orizzontali : quello della struttura demografica della popolazione Digramma a triangolo : quello della divisione della popolazione per struttura professionale. Rappresentazioni metacartografiche: vengono proprio rappresentati gli stati, ma la loro proporzione non è conforme alla realtà, ma è conforme all’intensità del fenomeno più è intenso più quello stato è rappresentato in grande più il fenomeno è ridotto più quello stato sarà piccolo. Diacartogrammi a nastro: li abbiamo visti per quanto riguarda il flusso migratorio più era intenso più i fasci erano grandi più era ridotto più i fasci erano di piccola dimensione. Cartodiagramma: rappresentazione grafica che risulta dall'indicazione della distribuzione geografica unita a quella degli aspetti statistici locali di un determinato fenomeno. I Gis I GIS sono sistemi informatici geografici studiati per la gestione del territorio, al fine di fornire strumenti per processi gestionali e di pianificazione. I GIS permettono di effettuare analisi e rappresentazioni dello spazio e degli eventi che si verificano in esso. Sono stati sviluppati diversi software, in grado di svolgere diverse operazioni e rilievi. La tecnologia alla base di questi permette di effettuare ricerche, memorizzare dati, redigere grafici, ma allo stesso tempo fornisce dati territoriali e rappresentazioni geografiche. Il GIS è un software in grado di gestire moltissime informazioni geo-referenziate. Questi dati, possono essere espressi attraverso cartogrammi o tabelle e possono riferirsi a porzioni di territorio più o meno estese, secondo le necessità.Proprio per questo i GIS sono diversi dagli altri sistemi informatici, offrendo infinite possibilità di utilizzo per tutte le esigenze geografiche,dalla localizzazione di oggetti allo studio dell’evoluzione del paesaggio del tempo, i GIS permettono una dettagliata e complessa pianificazione del territorio e degli interventi da svolgere su di esso. All’interno dei software sono contenute diverse tipologie di informazioni: riferite alla geometria degli oggetti (ad esempio forme, dimensioni e posizionamento geografico), alla relazione tra di loro. I GIS permettono di realizzare mappe su cui effettuare analisi e lavorazioni secondo specifici temi, ogni simbolo, ogni linea, ogni colore o layer ha un significato e tutte le informazioni sono raccolte in un insieme di dati, gestibili dall’utente.Questi sistemi informatici hanno più interattivo l’utilizzo di una rappresentazione cartografica, che può così essere interrogata, letta e analizzata secondo diversi criter.Il GIS permette di fare analisi anche molto complesse cambiando di scala e passando da un territorio regionale ad uno comunale. Nel settore, si usano questi strumenti