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primenjena ligvistika, Skripte od Kognitivna lingvistika

primenjena ligvistika za italijanistiku

Tipologija: Skripte

2020/2021

Učitan datuma 23.03.2024.

masha-gudovi
masha-gudovi 🇸🇷

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Preuzmite primenjena ligvistika i više Skripte u PDF od Kognitivna lingvistika samo na Docsity! PITANJA ZA ISPIT – JANUAR, PRIMENJENA 1, 2013/14. 1. Definire la glottodidattica spiegando il suo aspetto teorico e interdisciplinare. 2. Elencare e definire le parti costituenti della glottodidattica. 3. Individuare 4 componenti scientifici della glottodidattica. 4. L’oggetto delle Scienze del linguaggio e della comunicazione. 5. L’oggetto delle scienze psicologiche. 6. L’oggetto delle scienze della cultura e della società. 7. L’oggetto delle scienze della formazione. 8. Definire il concetto della teoria glottodidattica. 9. Definire il concetto dell’approccio glottodidattico. 10. Definire il concetto del metodo glottodidattico. 11. Definire i concetto delle tecniche glottodidattiche. 12. Definire e spiegare il concetto di lingua madre - L1. 13. Definire e spiegare il concetto di lingua straniera – LS. 14. Spiegare la differenza tra L2 e LS. 15. Definire e spiegare il concetto di lingua nazionale – LN. 16. Definire e spiegare il concetto di lingua etnica. 17. Definire e spiegare il concetto di lingua minoritaria. 18. Definire e spiegare il concetto di lingua franca. 19. Definire e spiegare il concetto di lingua veicolare. 20. Definire e spiegare il concetto di lingua di partenza. 21. Definire e spiegare il concetto di lingua d’arrivo. 22. Definire e spiegare il concetto di bimodalità. 23. Definire e spiegare il concetto di direzionalità. 24. Definire e spiegare il concetto di acquisizione. 25. Definire e spiegare il concetto di apprendimento. 26. Definire e spiegare il concetto di input. 27. Spiegare la formula krasheniana: i + 1. 1 28. Definire e spiegare il concetto di output. 29. Definire e spiegare il concetto di intake. 30. Definire e spiegare il concetto di interlingua. 31. Definire e spiegare il concetto di filtro affettivo. 32. Individuare tre caratteristche rilevanti dell’ipotesi comportamentista. 33. Individuare tre caratteristche rilevanti dell’ipotesi innatista. 34. Individuare tre caratteristche rilevanti dell’ipotesi cognitivista. 35. Individuare tre caratteristche rilevanti dell’ipotesi costruttivista. 36. Individuare alcuni aspetti della moderna didattica delle LS (fondati sulle ipotesi costruttiviste): 37. Il ruolo della grammatica e del lessico nell’approccio lessicale. 38. Il ruolo dell’insegnante nell’approccio lessicale. 39. Il ruolo dello studente nell’approccio lessicale. 40. Le quattro principali strategie nell’apprendimento del lessico nell’approccio lessicale. 41. Spiegare il ruolo dell’insegnante e dello studente nel metodo grammaticale-traduttivo. 42. Le tecniche e attività principali del metodo grammaticale-traduttivo. 43. Il lato negativo del metodo grammaticale-traduttivo. 44. Il ruolo della grammatica nel metodo Berlitz. 45. Le tecniche e attività principali del metodo Berlitz. 46. Il ruolo dell’insegnante nel metodo Berlitz. 47. Il ruolo dello studente nel metodo Berlitz. 48. Il lato positivo del metodo Berlitz. 49. I principi fondamentali del metodi Summerhill. 50. Il ruolo dell’insegnante nel metodo Summerhill. 51. Il ruolo dello studente nel metodo Summerhill. 52. I materiali didattici e le tecniche principali del metodo Summerhill. 53. Il lato positivo e il lato negativo del metodo Summerhill. 54. Il ruolo dell’insegnante nel metodo di Suggestopedia. 55. Il ruolo dello studente nel metodo di Suggestopedia. 56. Le tecniche e attività principali del metodo di Suggestopedia. 57. Il lato positivo e il lato negativo del metodo di Suggestopedia. 2 compiere azioni e per stabilire rapporti. La seconda invece è importante per il rispetto e l’interesse per la diversità culturale. 7.L’oggetto delle scienze della formazione. L’oggetto delle scienze della formazione è la pedagogia generale, la metodologia didattica e la tecnologia didattica. 8.Definire il concetto della teoria glottodidattica. Essa è esterna alla glottodidattica, rappresenta il modo di interpretare un insieme di dati raccolti. Ha il compito di organizzare sinteticamente i dati e non ha fini didattici, ma descrittivi e linguistico-teorici di riferimento. 9.Definire il concetto dell’approccio glottodidattico. Il concetto dell’approccio glottodidattico è basato sul orientamento generale e si focalizza sulle finalità dell’educazione linguistica e sui bisogni dei discenti. Questo grazie a coordinate scientifiche specifiche, permette di proporre nuovi metodi per l’insegnamento al fine di raggiungere finalità e obbiettivi. 10. Definire il concetto del metodo glottodidattico. Il concetto del metodo glottodidattica traduce l’approccio in modello operativo. 11. Definire il concetto delle tecniche glottodidattiche. Il concetto delle tecniche glottodidattiche sono le attività, gli esercizi, l’uso di strumenti che realizzano le indicazioni del metodo e gli obbiettivi dell’approccio. 12. Definire e spiegare il concetto di lingua madre. L1 (prima lingua o lingua materna), e la prima lingua con cui la persona si esprime nella prima infanzia. Essa non è controllata inizialmente. In seguito se si tratta di persone bilingui è la lingua dominante. 13.Definire e spiegare il concetto di lingua straniera - LS. Il concetto di lingua straniera –LS consiste nello studio di una lingua in una zona dove essa non è presente se non nella scuola, come ad per esempio l’italiano in Serbia. L’input in lingua straniera è fornito dall’insegnate che lavora a seconda del livello della classe. 14. Spiegare la differenza tra tra L2 e LS. La differenza tra L2 e LS sta nelle caratteristiche qualitative e quantitative dell’input linguistico a cui l’ apprendente è esposto. Sicuramente l’input linguistico è più ampio in L2 in quanto subentrano anche i fattori culturali e sociali “imposti”. (L’immigrato in Italia) 15.Definire e spiegare il concetto di lingua nazionale – LN. La lingua nazionale –LN è la lingua ufficiale di una nazione adottata per gli usi, parlati e scritti. 5 16. Definire e spiegare il concetto di lingua etnica. Si definisce lingua etnica una lingua che non è materna per un parlante migrante, ma che egli "eredita" dalla propria comunità d'origine. Una delle lingue etniche in Italia è l'albanese dei figli di emigranti albanesi nati negli in Italia, con l’italiano madrelingua, che apprendono l'albanese nel contesto familiare e in quello del posto in cui vivono. 17.Definire e spiegare il concetto di lingua minoritaria. Si tratta di una lingua parlata da una comunità linguistica che non costituisce una realtà numericamente dominante rispetto alla data nazione. I parlanti si trovano quindi in una situazione di minoranza rispetto a un'altra lingua che è vista come lingua ufficiale del paese. (Es. il catalano in Spagna) 18.Definire e spiegare il concetto di lingua franca. Quando parliamo di lingua franca ci riferiamo all’inglese oggi e al latino nel passato. Si tratta di una lingua usata in maniera semplificata per facilitare la comunicazione internazionale. 19.Definire e spiegare il concetto di lingua veicolare. La lingua veicolare o CLIL (Content and Language Integrated Learning) è la lingua non-nativa usata per apprendere contenuti non linguistici. 20.Definire e spiegare il concetto di lingua di partenza. La lingua di partenza è la lingua dalla quale l’interprete traduce. 21.Definire il concetto Definire e spiegare il concetto di lingua d’arrivo. La lingua di arrivo è la lingua verso la quale l’interprete traduce. 22.Definire e spiegare il concetto di bimodalità. La biomodalità suggerisce che entrambe le modalità del cervello sono coinvolte nella comunicazione linguistica. Esse devono essere integrate affinché l’intera mente dell’allievo venga coinvolta nel processo di acquisizione linguistica. 23.Definire e spiegare il concetto di direzionalità. La direzionalità stabilisce che l’uso biomodale del cervello avviene secondo una direzione ben precisa: dall’emisfero destro a quello sinistro. Quindi parte dalle modalità globalistiche per arrivare a a quelle più formali e analitiche. 24.Definire e spiegare il concetto di acquisizione. Secondo Krashen l’acquisizione è uno dei modi per imparare una lingua straniera. Secondo lui questo processo avviene senza focalizzazione consapevole, in modo inconscio come un processo automatico. 25.Definire e spiegare il concetto di apprendimento. 6 Secondo Krashen questo e uno dei due modi per imparare un lingua straniera. Esso vede l’apprendimento come un processo razionale e volontario. Quindi consapevole. 26.Definire e spiegare il concetto di input. L’input indica ciò che viene offerto dall’insegnate e reso comprensibile all’allievo. L’acquisizione avviene quando l’allievo concentra la sua attenzione sul sui significato dell’input e non sulla sua forma. 27.Spiegare la formula krasheniana: i+1. (kao na slajdu, kraj price!)  28.Definire e spiegare il concetto di output. L’output favorisce all’insegnante un materiale in base al quale può valutare la competenza linguistica raggiunta. La verifica del sapere si può fare in modo orale o scritto. 29.Definire e spiegare il concetto di intake. L’intake indica quella parte dell’input che l’allievo deve acquisire in un unità didattica. L’approccio lessicale prevede un input molto maggiore dell’intake atteso e tradizionalmente si tendeva a far coincidere input e intake. 30.Definire e spiegare il concetto di interlingua. La lingua viene appresa secondo un processo a spirale. Si tratta di un processo che non presenta interruzione di sistemi linguistici provvisori, personali e parziali che si creano nella mente di chi apprende una lingua. 31.Definire e spiegare il concetto di filtro affettivo. Il filtro affettivo è un meccanismo di autodifesa, che viene inserito da: -stati d’ansia; -attività che pongono a rischio l’autostima; -Second Language Acquisition Theory: in presenza di un filtro affettivo attivato non si può avere acquisizione stabile e definitiva, ma solo un apprendimento a breve o medio termine. 32. L ipotesi comportamentista vede l apprendimento del linguaggio come superazione delle abitudini legate alla lingua materna e formazione delle abitudini relative alla lingua straniera. L allievo impara attraveso certi comportamenti ( abitudini ), l imitazione e il rinforzo. L apprendente non si focalizza sulla grammatica, ma sulla pronuncia e l uso delle parole , ma anche sulla differenze tra la sua lingua materna e la lingua straniera che studia. 33. L ipotesi innatista si opponne alla teoria comportamentista neutralizzando le differenze tra le lingua. Secondo questa ipotesi tuttle le lingue del mondo sono fatte degli stessi principi. 7 45. Le tecniche e attività principali del metodo Berlitz. Nelle tecniche del metodo Berlitz si insiste che l'apprendimento deve essere scambiato con il processo interattivo della rivelazione del contenuto, e così si base sull'usanza delle caratteristiche audio-orali della lingua. Una delle tecniche principali del metodo Berlitz è che nell'insegnamento si devono usare parole e frasi che si usano ogni giorno. Anche, nell'insegnamento si usa solo la lingua d'arrivo. L'insegnamento della lingua straniera nel metodo Berlitz deve essere svolto con uno studente o a piccoli gruppi.  46. Il ruolo dell’insegnante nel metodo Berlitz. L'insegnante, principalmente, deve essere un parlante nativo della lingua che si studia. Anche, per poter realizzare il metodo Berlitz, è neccessario che ci sia ottima communicazione tra l'insegnante e lo studente.  L'insegnante deve mostrare la sua soddisfazione quando lo studente parla bene, e così lo incoraggia ad imparare più. 47. Il ruolo dello studente nel metodo Berlitz. Si aspetta dello studente che tutto quello che è stato fatto durante la lezione, faccia anche a casa. (mozda ima jos nesto, al to cu napisati kad stignem u bg) 48. Il lato positivo del metodo Berlitz. La lingua si aprrende in un modo naturale e diretto, e la conversazione è l'elemento essenziale, la quale prevede la partecipazione attiva degli studenti e la colaborazione con l'insegnante. L'uso costante della lingua aumenta la probabilità di adottare più velocemente e con la pronuncia coretta la lingua. 49. I principi fondamentali del metodo Summerhill sono:  -la credenza che il bambino è buono per natura  -la credenza che l'unico scopo di vita è di lavorare con gioia e trovare la felicità  -l'importanza dello sviluppo emozionale oltre allo sviluppo intellettuale -la mancanza delle punizioni e delle imposizioni da parte degli insegnanti per non creare la paura o il sentimento di colpevolezza, i quali potrebbero sovrapporre il discente all'autorità 50. L'unico ruolo dell'insegnante è di sopportare e aiutare il bambino nelle sue esplorazioni, e di aiutarlo per mezzo di assistenza e approvazione. Deve esistere il rispetto reciproco tra l'insegnante e il discente. 51. L'unico ruolo del discente è quello di esplorare e trovare i suoi interessi da solo, senza le imposizioni da parte dell'insegnante. 10 52. -La frequenza alle lezioni non è obbligatoria, perché credono che l'educazione formale debba essere una scelta libera.  -Tutti i discenti sono uguali e hanno gli stessi diritti, e il diritto più importante è quello di giocare.  -L'assenza della nozione di autorità.  -Tutti i problemi vengono risolti agli appuntamenti della comunità o li risolvono i "mediatori" scelti dalla comunità.  -Esiste la possibilità di lezioni individuali.  -Gli orari si formano secondo gli interessi dei discenti. 53. L'aspetto positivo è che i bambini crescono in un ambiente felice dove si cura la loro infelicità e insicurezzà, oppure in un ambiente privo di paura, colpevolezzà, autorità, imposizioni...ecc.  L'aspetto negativo è che, secondo alcuni critici, il metodo non prepara i discenti per il mondo reale, ma quello di fantasia, in cui possono fare tutto quello che vogliono, e nel mondo esterno non sia proprio così. 54. Il ruolo dell’insegnante nel metodo di Suggestopedia. Il suo ruolo consiste nell rimuovere le barriere psicologiche degli studenti, creando un’atmosfera serena e rilassante in classe in cui gli allievi vivono l’apprendimento come un processo divertente e privo di tensioni. L’insegnante deve rappresentare agli occhi degli studenti il punto di riferimento e la fonte di sicurezza. Gli insegnanti sono tenuti ad essere esperti in recitazione, musica, canto e tecniche psicoterapeutiche. 55. Il ruolo dello studente nel metodo di Suggestopedia. Il suo ruolo consiste nell’accettare le suggestioni positive dell’insegnante allo scopo di migliorare l’atteggiamento circa le proprie capacità. Gli allievi non devono sentirsi in competizione fra di loro, anzi, devono incoraggiare gli uni gli altri e devono dimostrare l’assoluta fiducia nel metodo e nel materiale che gli si presenta.  56. Le tecniche e attività principali del metodo di Suggestopedia.  Il metodo suggestopedia è suddiviso in diverse fasi che assicurano allo studente di assimilare informazioni facilmente e comodamente senza compromettere la qualità delle stesse. 1)Fase introduttiva: l’insegnante presenta il testo della lezione nella L1 mimando la scena e interpretando i vari personaggi. 2)Fase di riproduzione: l’insegnate ripete il testo gesticolando, ma in questa fase coinvolge anche i discendenti, che in piedi ripetono frasi e gesti. 3)Fase analitica: durante l’ascolto l’insegnante legge il testo nella L2, mentre gli allievi oltre a familiarizzarsi con il sistema grafico della L2 lo confrontano con la L1. 4)Fase associativa (concerto passivo): gli allievi stanno comodamente seduti e ascoltano musica rilassante, mentre l’insegnante rilegge il testo nella L2. 5)Fase di attivazione: può riguardare tre o più lezioni e prevede l’esecuzione di vari esercizi in cui vengono spiegate le regole grammaticali. (Danesi 1998, p.80) 57. Il lato positivo e il lato negativo del metodo di Suggestopedia. Il lato positivo del metodo è che le attività della suggestopedia mirano ad eliminare o a ridurre gli 11 effetti negativi di stati d’ansia. I lati negativi del metodo sono che esso poco si presta allo studio delle lingue in un ambiente scolastico istituzionale, e secondo Danesi l’apprendente ha un ruolo passivo. 58. Il ruolo dell’insegnante nel metodo Community Language Learning. Creare e poi mantere un ambiente rassicurante e sereno in cui i discenti si sentono liberi a esprimersi. Incoraggiando sempre la loro l’indipendenza e l’autostima si abbassa il più possibile il filtro affettivo. Intervenire escluivamente sulla richiesta dei discenti per evitare di suscitare le reazioni contraproducenti di loro. Fornire la forma corretta ai discenti con un tono di voce che non riflette la disapprovazione o il rimprovero. Dare un supporto incondizionato ai discenti. 59. Il ruolo dello studente nel metodo Community Language Learning. Lo studente rappresenta la figura centrale del processo di apprendimento. I pericoli davanti a cui si trova spesso sono l'insicurezza e ansietà durante la comunicazione in una lingua straniera , paura di sbagliare e di mettere a rischio la propria immagine, difficoltà di memorizzare le parole nuove. Spesso considera l'insegnante minaccioso e invadente.  Ha bisogno di difendersi, evita di rischiare e mettersi in discussione. 60. Le attività e tecniche principali del metodo Community Language Learning. Le attività principali per la tecnica di CLL: la traduzione, la ripetizione e la registrazione, la trascrizione, l'analisi , l'attività libere, la riflessione, l'osservazione e la conversazione libera. Realizzazione tipica di una lezione di CLL: I discenti sono messi intorno a un regitratore mentre l’insegnante si trova all’esterno. Uno dei discenti presenta il messaggio in L1 poi l’ insegnante lo traduce in L2 per poi presentarlo al discente. Alla fine il discente lo ripete e registra. 61. Le particolarità del metodo Community Language Learning. Si insiste sul sviluppo delle abilità auditive e comunicative del discente. Non esiste un sillabo convenzionale, lo si improvvisa subito durante la lezione a seconda della scelta del discente. Tutte le trascrizioni create in classe possono formare un certo tipo del materiale didattico.Senza esami - l’unico scopo è quello di apprendere la lingua e lo sviluppo personale dei discenti. 62. Il lato positivo del metodo Community Language Learning. I discenti possono determinare da soli il tema del discorso.Il concetto della lingua si basa su contenuti che trattano le situazioni quotidiane.Lingua parlata durante il classe è un vero e proprio strumento di comunicazione e interazione sociale. Il discente è incoraggiato ad esprimere le sue idee ed opinioni sviluppando gradualmente l’indipendenza.In tal modo il filtro affettivo è notevolmente ridotto o quasi superato grazie al sopporto dell'insegnante. Oggi esistono le numerose versioni modernizzate di questo metodo in forma di communita' online per l'apprendimento delle lingue straniere. 63. Il lato negativo del metodo Community Language Learning. L’insegnante può essere troppo discreto nel suo aiuto e può vantarsi della sua conoscenza di L2. 12 75. Il lato positivo del metodo Rosetta Stone. Un metodo nuovo, moderno ed interessante, si imparano in modo rapido le basi di una lingua straniera Facile per l’uso e disponibile a tutti perché è rappresentato nella forma di software 76. Il lato negativo del metodo Rosetta Stone. Il metodo non è adattato ai livelli superiori dell’apprendimento Per imparare una lingua in modo giusto, l’insegnante deve essere presente come mediatore  77. Il ruolo dell’insegnante e dello studente nel metodo Rosetta Stone. La particolarità di questo metodo prevede l’assenza dell’insegnante perché si tratta dell’apprendimento delle lingue tramite un software L’enfasi viene posta sul lavoro individuale degli studenti L’apprendente è lasciato a se stesso e si affida alle proprie capacità 78. Il metodo audio-orale risale allo strutturalismo linguistico di Bloomfield e la psicologia comportamentista. Si basa sull’ascolto e sulla produzione orale. In "language" Bloomfield descrive l'atto di parola (speech event) come una reazione lingustica sostitutiva del rapporto fisico o manipolativo : S-R (stimolo-Risposta) attraverso ripetuti stimoli ogni bambino nei primi anni di vita acquisisce dall'ambiente cui e esposto le abitudini linguistiche proprie di quell'ambiente. Le particolarita sono: il vantaggio della lingua parlata su quella scritta, la natura mimetica dell’apprendimento linguistico, la constatazione della diversità strutturale delle lingue, linguistica strutturale tassonomica. 79. Il creatore di questo nuovo metodo è stato Petar Guberina.Questo metodo è detto anche strutturo-globale, dove il termine struttura si riferisce a meccanismi strutturati e sistematici al fine di consentire un migliore apprendimento della lingua.I principi i le caratteristiche di questo metodo sono priorità dell’orale allo scritto e l’insegnamento della lingua attraverso l’uso del dialogo.L’uso simultaneo dell’immagine e del segnale acustico comporta il duplice vantaggio: -Un supporto visivo suggestivo assicura la comprensione senza passare per il tramite della lingua materna -L’impiego combinato del supporto visivo e dialogo registrato simula le condizioni di apprendimento della lingua materna. 80. LE ATTIVITÀ, MATERIALI DIDATTICI E LE TECNICHE DEL METODO WALDORF E’ necessario che i bambini siano nell’ambiente bello e piacevole perche’ in quel modo si sviluppa il senso estetico e anche l’immaginazione dei bambini che e’ molto importante nelle scuole Waldorf 15 (le lezioni si insegnano attraverso fiabe, leggende, miti, storie, dramma e poesia), non si usa la TV, la radio ed il computer perche la tecnologia diminuisce il potenziale dell’immaginazione. Nelle lezioni della LS si parla solo la LS che si impara, non c’e’ la traduzione, l'analisi del vocabolario e della grammatica; si coltiva la pronuncia bella e pulita, si studiano solo le opere della bella letteratura, la lingua si impara attraverso immitazione delle situazioni quotidiane. I libri di testo non esistono, gli studenti scrivono i propri appunti da cui studiano. 81. IL RUOLO DELL’INSEGNANTE NEL METODO WALDORF Nelle lezioni si parla solo la LSche si impara, e se lo studente non capisce qualcosa, il ruolo dell'insegnante è di spiegargli in ogni modo possibile (con i gesti, movimenti, espressioni facciali) il significato, evitando la L1. È necessario che l'insegnante sia un esperto della lingua, perché solo lui fornisce l'input.  82. IL RUOLO DELLO STUDENTE NEL METODO WALDORF Il ruolo dello studente è di partecipare nella classe, non solo di essere presente, ed è coinvolto nella organizzazione della classe. 83. LE PARTICOLARITA’ DEL METODO WALDORF La prima fase dura dalla nascita all’eta’ di 7 anni e questo e’ il periodo quando il bambino impara a camminare, parlare e pensare grazie ai suoi istinti, ma soprattutto grazie all’imitazione degli altri intorno a se’. In questo periodo i bambini fanno quello che fa l’insegnante, cioe’ ripete quello che sente e questo e’ l’unico modo in cui si impara la LS – ascoltare l’insegnante. La seconda fase comincia all’eta’ di 7 anni e finisce all’eta’ di 14 anni. In questo periodo si presenta la grammatica, ma in modo creativo e senza manuali. La terza fase dura dall’eta’ di 14 anni all’eta’ di circa 20 anni quando lo studente si incontra con alcuni cambiamenti intensi sul piano psichico. La cosa che si considera essenziale presentare agli studenti in questo periodo e’la letteratura, specialmente del periodo del Romanticismo e dell’eta’ moderna. Questo implica che le regole della grammatica, la lettura e la scrittura sono gia’ state superate. 84. Le tre ipotesi su cui si basa il metodo TPR sono: 1. Il biological program che enfatizza la prediposizione biologica della mente umana per aquisizione di qualsiasi lingua naturale. 2. La lateralizzazione cerebrale - secondo le conoscienze che si avevano negli anni '60 entrambi gli emisferi cerebrali avevano funzioni diverse, all'emisfero sinistro erano attribuite le funzioni relative alla lingua ossia funzioni verbali e a quello destro erano attribuite le funzioni motorie. Asher sostiene che con TPR l'aprendimento si ha anche attraverso l'emisfero destro alla diferenza dei metodi 16 tradizionali che coinvolgono soltanto l'emisfero sinistro. 3. Attenuazione dello stress e' l'ipotesi che riguarda filtro affettivo -normalmente l'aquisizione di una L1 avviene in modo naturale, spontaneo senza lo stress o ansia mentre l'apprendimento di una LS o L2 nelle scuole, alla facolta' e’ spesso accompagnato da stati d'ansia che rallentano e bloccano il processo di apprendimento. 85. L’insegnante ha un ruolo decisivo e attivo, è il coordinatore delle lezioni. Input viene fornito da lui e lui deve procurare agli studenti le varie occasioni di apprendere più che insegnare. Anche, dovrebbe essere tollerante all’inizio del processo. 86. Lo studente ascolta e esegue i comandi dell’insegnante prima nel gruppo e poi individualmente, risponde con i movimenti fisici. Poi riconosce e produce il lessico gia’ acquisito. Se non si sente pronto non e' obbligato a cominciare a parlare, ognuno ha il proprio ritmo che l'insegnante dovrebbe rispettare. 87. I materiali didattici e le attività principali del metodo Total Physical Response I materiali tipici per l’inizio dell’ insegnamento con il metodo TPR sono gli oggetti semplici, che gia’ esistono nella classe: libri, colori, bicchieri e mobili. Nelle fasi piu’ tarde si usano le cartine con le parole scritte e le immagini.  Esiste un materiale tipico del TPR disegnato da Asher - si tratta di una serie di immagini dei luoghi comuni che contengono piccoli oggetti, per esempio: la cucina, la scuola; e usandoli lo studente compie i nostri comandi e impara i nuovi termini. Le attivita’ principali: Esistono due tipi di tecniche del TPR: 1. Introduttive – servono a presentare per la prima volta un termine o comando. Un esempio: La penna rossa e la penna blu: Lo studente gia’ conosce il termine rosso e non ha mai sentito il termine blu. Adesso mettiamo 2 penne sul tavolo – la penna rossa e la penna blu e gli chiediamo di prendere la penna blu. Lo studente usando l’eliminazione compie il nostro comando e impara un nuovo termine. 2. Esercitative – il modo in cui i comandi e il lessico gia’ presentati agli studenti possono essere combinati Esempio: Serie di comandi : Rappresenta un buono esercizio, i commandi che vengono successivamente: Anna, alzati, va’ verso il tavolo, siediti sul tavolo, alzati lentamente, correndo torna al tuo posto e siediti 88. I lati positivi del TPR sono: Gli allievi si mettono in movimento  E’ conveniente per i gruppi dove non tutti hanno le stesse capacità Si migliora il vocabolario Partecipano entrambi emisferi del cervello  89. I lati negativi tel TPR sono: 17
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